Sulle labbra di Gesù queste parole
vanno ascoltate con rispetto e con tremore,
perché indicano il rapporto eccezionale
che ha sempre coltivato con il Padre:
un rapporto di rispetto, di fiducia
e di abbandono pieno nella Sua volontà,
detto con tutta la sua vita, molto spesso
solamente col pensiero, con uno sguardo
e sempre con immensa umiltà.
Questa volta la parola sembra essergli sfuggita, se non fosse
che in tal modo sta offrendo ai suoi discepoli
il suo più grande insegnamento:
quello che lo porterà fino alla croce,
dove non occorreranno più parole tra sé e il Padre
e neppure tra lui e noi, perché i fatti
sono chiara conseguenza anche per noi
di questa sua preghiera-insegnamento
bisbigliata con la vita,
che ci insegna a dire “Amen” a tutto quello che Dio fa.
- Commento a cura dell’Oasi Mariana Betania.
- Fonte – Diocesi di Sora
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Hai nascosto queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11, 25-27
In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
Parola del Signore.