Gesù chiama a sé i Dodici. Immagino il suo sguardo su ciascuno di loro in questo momento: una mano sulla spalla, lo sguardo accogliente che mette al sicuro e infonde fiducia. Occhi negli occhi. Occhi che chiamano ciascuno dei Dodici, occhi che chiamano anche me. Si dice che il viso di una persona arrivi ad assomigliare a quello di colui o colei che contempla di più. Questa familiarità con Gesù è ciò che rende capace i Dodici, e noi con loro, di prendersi cura (guarire) delle malattie interiori e corporali degli altri. Guardando a Lui, stando con Lui, impariamo ad avvicinarci al dolore degli altri, ad accoglierlo, a curarlo. Di certo i Dodici non sono diventati dei maghi provetti che compivano miracoli allo schioccare delle dita, né noi siamo chiamati a diventarlo. Chiamati per nome.
Gesù chiama per nome, segno di una relazione personale con ciascuno dei suoi che conosce e ama personalmente. A noi però, questi nomi sono consegnati a coppie, segno di una chiamata a vivere la fraternità. Contemplo questa chiamata alla fraternità. In alcuni casi inscritta in un legame di sangue, in altri casi inscritta nell’appartenenza alla stessa provenienza culturale (discepoli giudei osservanti o discepoli vicini al mondo pagano, come Filippo, il cui nome è greco), ma soprattutto inscritta nella necessità di accogliere le differenze (tra i Dodici compare un cananeo, un pubblicano,…).
Proprio a questi Dodici viene chiesto di essere testimoni che «il regno dei cieli è vicino», annunciando, predicando, ma soprattutto strada facendo, cioè camminando insieme sotto lo sguardo di tutti, condividendo, affidandosi l’un l’altro, accogliendo le persone incontrate.
Lorena Armiento s.a.
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
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Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d’Israele.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 10, 1-7
In quel tempo, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.
Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino».
Parola del Signore.