Riflessione al brano del Vangelo della domenica a cura di don Claudio Bolognesi
Dal Vangelo di oggi:
… giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora;Â
ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà » (Mt 9,18)
Imporre la mano era il gesto antico del padreÂ
che trasmetteva la benedizione, la vita di Dio ai figli.Â
Tu questa figlia la rialzerai prendendola per mano,Â
che è il gesto dello sposo che accoglie la sposa.
Noi viviamo perché siamo accolti come figli, come innamorati.
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Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni ed ella vivrà .
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9, 18-26
In quel tempo, [mentre Gesù parlava,] giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà ». Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli.
Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna fu salvata.
Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.
Parola del Signore.