Il potere della libertà
Subito dopo il discorso della montagna l’evangelista Matteo presenta una serie di miracoli compiuti da Gesù che sono l’occasione per approfondire il suo insegnamento e rivelano poco alla volta la sua identità.
Dopo aver fatto una sortita nella zona abitata dai pagani, Gesù ritorna sulla riva ebraica del mare di Tiberiade, più precisamente a Cafarnao, lì dove aveva fissato la sua dimora e dove si era fatto conoscere anche per le sue doti taumaturgiche.
Attorno a lui si raduna una folla che è lì per curiosare, per capire, per ispezionare e chi, come il paralitico e i suoi amici, desidera essere guarito. Nella descrizione della scena il narratore usa l’imperfetto per sottolineare un complesso procedimento per giungere fino a Gesù. Questa fatica non passa inosservata e Lui stesso interviene rivelando al paralitico che gli sono perdonati i peccati.
Ci saremmo aspetti una reazione del paralitico e invece l’attenzione si sposta sui pensieri nascosti e giudicanti degli scribi. Lo sguardo di Gesù coglie la fede del paralitico e dei suoi amici, ma anche la poca fede degli scribi. La fede dei primi li spinge a superare ogni difficoltà per incontrare Gesù, la miscredenza dei secondi li porta a pensare cose malvage e giudicare. Gli scribi sono lì come sedicenti custodi dell’ortodossia e giudicano in base alla lettera della legge.
Per essa la bestemmia è un peccato gravissimo perché significa usurpare un potere che appartiene solo a Dio. In realtà Gesù non sta usando un potere sugli uomini, ma per gli uomini. Il potere di rimettere i peccati è esercitato perché gli uomini diventino liberi. Gesù rivela che il perdono dei peccati è un atto gratuito di Dio che diventa libertà se accolto nella fede. Gli scribi conoscevano la legge ma essi stessi non riuscivano a praticarla per essere uomini liberi.
Solo Gesù ha il potere di rendere capace l’uomo di essere libero perché lo abilita a praticare la legge. L’imperativo segue l’indicativo; prima Gesù indica l’azione misericordiosa di Dio che ha perdonato i peccati, poi segue l’imperativo rivolto al paralitico di alzarsi e tornare a casa prendendo il lettuccio sul quale giaceva. L’uomo grazie all’azione di Dio acquista il potere di attuare il comando ricevuto ed essere finalmente libero.
Dunque il potere che l’uomo riceve da Dio è quello che egli esercita su di sé perché possa mettere in pratica la Parola di Dio ed essere gioiosamente libero.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]
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Resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9, 1-8
In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati».
Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua.
Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
Parola del Signore.