Nella narrazione di Luca, questa pagina assume un valore no tevole: è un momento di svolta, durante il quale Gesù prende una “ferma decisione” che avrà una conseguenza anche sul piano letterario.
Di qui in avanti, infatti, il racconto di Luca diventa la descrizione di un lungo e ininterrotto viaggio verso Gerusalemme e verso la passione. Ci fa bene ascoltare queste parole nel cuore dell’estate, quando i ritmi di vita da un lato sembrano giustificare un certo abbassamento della tensione e della frenesia e, dall’altro, possono metterci nella condizio ne di avere più tempo per la cura anche della nostra interio rità. Insomma: non è la fede ad andare in vacanza e, forse, la vacanza può essere un tempo favorevole per la fede!
In generale, ciascuno di noi può domandarsi: quale “ferma decisione” attende di essere presa dalla mia coscienza, in or dine all’accoglienza del progetto di Dio, all’adesione ai va lori del Regno, all’armonizzazione dell’esistenza? L’esempio di Gesù ci distoglie dalla pigrizia, dal compromesso e persino dalla paura e ci proietta in una determinazione che può esse re vissuta anche da noi.
Può aiutarci una sottolineatura ulteriore: a partire da questa pagina capiamo che una decisione sulla nostra vita ci proietta sempre “verso” e mai “contro” qualcuno. Gesù infatti rim provera coloro che cercano vie di severità; sprona chi è rivolto solo verso se stesso; invita ad andare incontro agli altri.
Il discernimento sulla mia vita e sulle scelte da fare non può allontanarmi dagli altri: al contrario, esso mi aiuta a rileggere le mie relazioni nella logica del dono e, persino, della disponi bilità anche nei confronti dell’imprevisto. È bello immaginare che il lavoro possa essere l’ambiente nel quale sperimentare questo “andare verso” e non il chiuderci in noi stessi.
Signore Gesù,
con la tua vita ci hai mostrato
che viene “elevato in alto”
solo colui che sa chinarsi e servire.
Aiutaci a guardare oltre noi stessi,
cercando la compagnia e l’amicizia degli uomini
e vivendo con essi
una solidarietà fraterna.
Letture della
XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C
Prima Lettura
Eliseo si alzò e seguì Elìa.
Dal primo libro dei Re
1 Re 19,16b.19-21
In quei giorni, il Signore disse a Elìa: «Ungerai Eliseo, figlio di Safat, di Abel-Mecolà, come profeta al tuo posto».
Partito di lì, Elìa trovò Eliseo, figlio di Safat. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il dodicesimo. Elìa, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello.
Quello lasciò i buoi e corse dietro a Elìa, dicendogli: «Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò». Elìa disse: «Va’ e torna, perché sai che cosa ho fatto per te».
Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con la legna del giogo dei buoi fece cuocere la carne e la diede al popolo, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elìa, entrando al suo servizio
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 15 (16)
R. Sei tu, Signore, l’unico mio bene.
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita. R.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare. R.
Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa. R.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra. R.
Seconda Lettura
Siete stati chiamati alla libertà.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Gal 5,1.13-18
Fratelli, Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù.
Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per la carne; mediante l’amore siate invece a servizio gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri!
Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste.
Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge.
Parola di Dio
Vangelo
Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,51-62
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio».
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».
Parola del Signore