Nel mese del Corpus Domini, la chiesa ci ripropone il Padre nostro. Preghiera a Dio che ci ha donato il corpo del Figlio affinché, attraverso l’esposizione sulla croce, fosse strumento di salvezza per elevare l’uomo alla sua Divinità per sempre.
Le parole per amare
Non sprechiamo parole.
Amore mio.
Non voglio averti con la forza delle parole.
Ma con la forza delle carezze, degli abbracci, degli sguardi.
La forza della tua presenza.
Io e te: eccola la forza della mia vita.
Una sola parola.
Non ne sprecherò altre.
Ti amo.
Ti amo.
Tu sai cosa voglio.
Ti amo.
Questo è il mio bisogno.
Amarti.
Che mi ami.
E non c’è bisogno di parole.
E non c’è bisogno di domande.
Lo sappiamo.
Lo sai.
Dammi tu.
Dammi tu le parole.
Le parole per amare.
C’è un nome da sapere.
Una volontà da fare.
Un pane da prendere.
Debiti da colmare.
Tentazioni da evitare.
Un male da estirpare.
E solo tu.
Solo tu, amore mio, puoi darmi le parole.
Le parole per amare.
Come è fatto l’amore?
È fatto a forma di perdono.
Quanto amo?
Quanto mi ami?
Tanto.
Tantissimo.
Perché mi perdoni tutto.
Perché mi perdoni tutta la vita.
Insegnami la forma dell’amore.
Insegnami il perdono.
Quanto ti amo.
Tu mi ascolti il cuore.
Le mie parole non domandano nulla.
Ripetono.
Ripetono solo.
Ti amo.
Ti amo.
Non faccio domande.
Ma ottengo tutte le risposte
Un nome santo.
Una volontà d’amare.
Un pane buono.
Un debito colmato.
Libera.
Libera e amata.
La mia preghiera, le tue parole.
Voi dunque pregate così.