Preghiamo non per convincere Dio, ma per lasciarci vincere da lui. Dio vuole vincere la nostra fiducia, la nostra figliolanza.
Vuole che capiamo che l’ostacolo alle sue grazie non è in lui, ma in noi: nelle nostre paure, nei nostri progetti miopi, nella nostra autoreferenzialità .
Solitamente si dice che la parte più difficile del Padre nostro è quella dove chiediamo di essere perdonati come perdoniamo noi. Premesso che ogni invocazione del Padre nostro è una rivoluzione, mi permetto di lanciare la provocazione: la parte più difficile e meno scontata del Padre nostro è vedere ed accogliere Dio come Padre (e lasciarsi accogliere da lui).
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Il resto è conseguenza.
Fonte: il sito di Robert Cheaib
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Voi dunque pregate così.