Questo passo del Vangelo riguarda noi che frequentiamo assiduamente la comunità cristiana. Esaminiamoci e chiediamoci: “Perché frequento la chiesa?”. Sono certo che, all’inizio della nostra conversione, frequentavamo la chiesa con l’intenzione e la volontà di amare il Signore.
Ma poi, gradualmente, siamo forse caduti nella tentazione di essere ammirati dal resto della comunità come pii, devoti e giusti. Quindi abbiamo curato più l’apparenza della fede che la sua interiorità. Quanta gioia proviamo nel cuore quando ci vien detto: Che bella messa hai celebrato… che bel rosario hai detto… che bella predica hai fatto… come hai cantato bene… che bella preghiera hai fatto!.. E così via.
Per questo motivo siamo diventati degli attori. Si cade nella tentazione di essere ammirati non da Dio ma dagli uomini. Cerchiamo la gloria degli uomini, e la gloria degli uomini è come la rugiada del mattino: appena esce il sole scompare. Ma quella che ci dona Dio è eterna. Perciò, se digiuni non lo dire a nessuno. Che il tuo digiuno sia fatto in segreto! E Dio che vede nel segreto ti ricompenserà. Sii allegro quando digiuni. Gesù digiunava spesso. Eppure veniva chiamato “beone”. Attenzione! Ci sono persone che digiunano, ma nel cuore continuano a nutrire sentimenti cattivi, pensando che il loro digiuno li salverà dall’inferno.
Ciò che ci salverà è l’amore gratuito che diamo al prossimo nel nome del Signore. Gesù ci comanda a non ostentare la nostra generosità per guadagnarci la stima degli uomini. Spesso il clero, per indurre i fedeli ad essere generosi verso le opere caritatevoli, faceva mettere (forse alcuni del clero lo fanno ancora) sulla porta della chiesa un foglio su cui erano scritti i nomi dei contribuenti. È stato davvero un fallimento della Chiesa.
Che la mia preghiera e la tua sia questa: Signore, voglio essere il cristiano più spirituale, più ascetico e più generoso della storia della Chiesa, ma che nessuno lo sappia, neppure io. Solo Tu lo devi sapere. Amen. Alleluia.
P. Lorenzo Montecalvo (Fonte)
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 6,1-6.16-18
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Parola del Signore