La donazione trinitaria è un guardarsi e un donarsi reciprocamente senza ombra di secondi fini, di onori che non siano quelli di sapere di essere belli nello sguardo dell’amato e di amare a propria volta. L’amore trinitario è sì sì, no no. Ogni nostra aggiunta o deviazione non è di Dio. È potere, non gioia di amare.
Mi dai la tua ricompensa
Non tutto quello che faccio di bello, mi fa bella.
Non sono i bei gesti che mi fanno bella.
Non sono le cose grandi che mi fanno grande.
Cosa ho nel segreto?
Dentro di me cosa c’è?
Cosa muove le mie mani mentre faccio l’elemosina?
Cosa piega le mie ginocchia quando prego?
Se sei tu.
Se l’amore mi muove.
Allora sono bella, buona, brava.
Ma lo sono perché sei tu.
Perché è l’amore.
Il resto conta poco.
Quasi nulla.
Anche se è bello da vedere.
Anche se è tanto da contare.
C’è un luogo dentro di me.
Che è chiuso.
C’è una stanza nella mia casa.
Che è serrata.
Si apre solo con le mani unite alle tue.
Il cuore aperto nel tuo.
Si entra solo con il tuo nome sulle labbra.
La mia bocca vuota.
Si nutre di te.
E fuori si vede solo un sorriso.
E fuori si sente solo profumo.
Perché tu abiti in me.
Tu ricompensi il vuoto del cuore, il silenzio della preghiera, la ricchezza del dare tutto.
E aspetti che siamo soli.
Che tra me e te non ci sia nessuno.
Che intorno a noi ci sia solo il segreto di una stanza.
E mi dai la tua ricompensa.
Segreta, segreto tra di noi.
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 6,1-6.16-18
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Parola del Signore