Vangelo di oggi
Lunedí dopo Pentecoste: Maria Madre della Chiesa
Commento: P. Alexis MANIRAGABA (Ruhengeri, Ruanda)
«Ecco tuo figlio»
Oggi facciamo memoria di Maria, Madre della Chiesa. In questo senso, contempliamo la maternità spirituale di Maria in connessione con la Chiesa che è —in sé stessa— Madre del Popolo di Dio, perché «nessuno può avere Dio per Padre, se non ha la Chiesa per Madre» (San Cipriano). Maria è la Madre del Figlio di Dio e allo stesso tempo Madre di coloro che amano il suo Figlio e i “ben amati” di suo Figlio, in conformità con quel «Donna, ecco tuo figlio; discepolo: Ecco tua madre» (Gv 19, 26-27), come disse Gesù. Dando il suo corpo agli uomini e restituendo il suo spirito al Padre, Gesù Cristo perfino ha anche dato i suoi amici a sua Madre.
E il più grande amore è quello con cui Gesù ama la Chiesa (cfr Ef 5,25), alla quale appartengono i suoi amici. Pertanto, i figli adottati da Dio non possono avere Gesù come fratello se non hanno Maria come Madre perché, mentre Maria ama suo Figlio, ama la Chiesa della quale Lei è un membro eminente. Ciò non significa che Maria sia superiore alla Chiesa, ma che è «madre dei membri di Cristo» (Sant’Agostino).
Il Concilio Vaticano II aggiunge che Maria è «veramente madre delle membra di Cristo perché cooperò con la carità alla nascita dei fedeli della Chiesa, i quali di quel capo sono le membra (Gesù)». Inoltre, rimanendo in mezzo agli Apostoli nel Cenacolo (cfr At 1, 14), Maria —Madre della Chiesa— ricorda la presenza, il dono e l’azione dello Spirito Santo nella Chiesa missionaria. Invocando lo Spirito Santo nel cuore della Chiesa, Maria prega con la Chiesa e prega per la Chiesa, perché «assunta alla gloria del cielo, accompagna con materno amore la Chiesa e la protegge» (Prefazion della Messa “Maria, Madre della Chiesa”).
Maria si prende cura dei suoi figli. Possiamo, quindi, affidargli tutta la vita della Chiesa, come ha fatto Papa Paolo VI: «O Vergine Maria, Madre di Dio, Madre augustissima della Chiesa, a te raccomandiamo tutta la Chiesa e il Concilio Ecumenico».
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Ecco tuo figlio! Ecco tua madre!
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 19, 25-34
In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.
Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.