Voi siete testimoni
Gesù, mentre ricollega la sua manifestazione alla storia passata (Mosè, i Profeti, i Salmi), annunzia la storia futura, l’apostolato in tutte le nazioni «cominciando da Gerusalemme», che è la cerniera degli spazi, come la Risurrezione è la cerniera dei tempi. Egli annunzia ai discepoli che li invierà nel mondo e che manderà loro lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo ha dunque nella Chiesa una funzione di ricordo e insieme di stimolo.
La Chiesa rimane la Chiesa di Cristo se si lascia costantemente guidare dal suo Santo Spirito. «Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva su, in cielo». Ogni oscurità è scomparsa. Tutto è avvolto dalla luce. E con la benedizione del Signore, tutto finisce nella gioia. Cadono a terra, adorando. Il Vangelo finisce con un omaggio di adorazione. Per Luca la storia di Gesù si chiude in preghiera.
La gioia, che rallegra il loro ritorno a Gerusalemme, mostra chiaramente come essi siano già raggiunti e mandati dalla potenza, storicamente efficace, della nuova presenza di Gesù nello Spirito.
Anche la Chiesa deve guardare al futuro e compiere la propria missione nel mondo con la medesima fiducia degli apostoli. Soltanto così testimonia la costante presenza di Gesù, che in essa porta a compimento la propria opera.
L’Ascensione non segna dunque la partenza di Gesù; segna piuttosto il mistero della presenza reale, soprattutto eucaristica, di Cristo in mezzo a noi.
Diceva Gesù a un’anima: «I miei Sacerdoti facciano della Chiesa la loro casa. Non lascino i miei tabernacoli fra tanto freddo e abbandono. Riempirò di me stesso la loro vita, così spesso dura e solitaria.
Insistano a ogni occasione che i fanciulli e i giovani mi ricevano spesso, anche tutti i giorni, nella S. Comunione, con grande fede e pratichino alla sera almeno una visita al mio tabernacolo, insegnando loro a parlarmi».
La Parola per me, Oggi
Gesù asceso al cielo rimane presente, cammina con noi. Supplichiamo il dono di riconoscerlo vivo accanto a noi. Da oggi la nostra preghiera divenga ardente, come quella degli Apostoli con Maria, nel Cenacolo, in attesa del dono dello Spirito, perché il Fuoco di Pentecoste spazzi via le nostre paure e ci trasformi in testimoni credibili del Risorto.
La Parola si fa Preghiera
Esulti di santa gioia la tua Chiesa, o Padre, per il mistero che celebra in questa liturgia di lode, poiché nel tuo Figlio asceso al cielo la nostra umanità è innalzata accanto a te, e noi, membra del suo corpo, viviamo nella speranza di raggiungere Cristo, nostro capo, nella gloria.
Fonte – Cenacolo GAM
Il Cenacolo GAM ama il Papa e la Chiesa a lui unita e gli promette fedeltà indiscutibile.
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Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 16, 29-33
In quel tempo, dissero i discepoli a Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio». Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.