Vangelo di oggi
VI Domenica (C) di Pasqua
Commento: Rev. D. Francesc CATARINEU i Vilageliu (Sabadell, Barcelona, Spagna)
«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui»
Oggi, prima di celebrare l’Ascensione e la Pentecoste, rileggiamo ancora le parole del sermone chiamato dell’Ultima Cena, nelle quali dobbiamo interpretare diversi modi di presentare un unico messaggio, giacché tutto sorge dalla unione di Cristo con il Padre e dalla volontà di Dio di associarci a questo mistero d’amore.
A Santa Teresina del Bambino Gesù, un giorno le vennero offerti diversi regali affinché scegliesse, e lei -con grande decisione nonostante la sua giovane età- disse: «scelgo tutto». Poi, da grande, intese che questo scegliere tutto si doveva concretare nel voler essere l’amore nella Chiesa, poiché un corpo senza amore non avrebbe senso. Dio è questo mistero di amore, un amore concreto, personale, incarnato nel Figlio Gesù che arriva a darlo tutto: Se stesso, la sua vita e le sue opere sono il miglior e più chiaro messaggio di Dio.
È da questo amore che lo comprende tutto, da dove nasce la “pace”. Oggi, questa è ormai una parola per la quale sentiamo nostalgia: vogliamo la pace e tutto sono allarmi e violenze. Solo otterremo la pace se ci rivolgiamo a Gesù, in quanto è Lui che ce la dona il come frutto del suo amore totale. Ma non ce la dà come il mondo lo fa (cfr Gv 14,27), perché la pace di Gesù non è la quietudine e la spensieratezza, ma bensì tutto il contrario: la solidarietà che diventa fraternità, la capacità di guardarci e di guardare gli altri con occhi nuovi, come fa il Signore, e così perdonarci. Da lì nasce una grande serenità che ci fa vedere le cose così come sono, e non come sembrano. Seguendo per questo cammino raggiungeremo la felicità.
«Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto» (Gv 14,26). In questi ultimi giorni di Pasqua chiediamo aprirci allo Spirito: lo abbiamo ricevuto nel battesimo e nella cresima, ma è necessario che -come ulteriore dono- rigermogli in noi e ci faccia arrivare là, dove non oseremmo.
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Voi non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15, 18-21
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.
Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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