Il commento al Vengelo giorno
del 24 Maggio 2019
su Gv 15, 12-17
V Settimana del Tempo di Pasqua
Anno III/C
Colore liturgico: BIANCO
- Periodo: Venerdì
- Il Santo di oggi:
- Ritornello al Salmo Responsoriale: Ti loderò fra i popoli, Signore
- Letture del giorno: At 15, 22-31; Sal.56; Gv 15, 12-17
- Calendario Liturgico di Maggio
Gv 15, 12-17
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.
Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:
Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini
Amarci a vicenda, come egli ci ha amati.
Amare significa un bel voler bene. Gesù ci ha tanto voluto bene che ha dato la sua vita per noi. Questo è veramente l’amore più grande. Quando l’amore è vicendevole c’è anche l’amicizia.
Gesù ci dice: “Voi siete miei amici”, e quindi ci impegna a rispondere al suo amore. Assolveremo a tale impegno quando cercheremo di conoscere e di fare la sua volontà. Se ci sforzeremo di fare questo, noi non saremo né servitori di Cristo, né semplici suoi discepoli, ma suoi amici, per i quali Gesù ha dato la vita e ai quali comunica tutto ciò che ha udito dal Padre.
E tali siamo diventati perché Gesù ci ha scelti…, ci ha comunicato il suo amore e la sua verità…, e ci ha inviati perché portiamo frutto…, ed esso sia duraturo…, e noi meritiamo di essere sempre arricchiti dei doni che chiederemo, nel suo nome, al Padre.
Non stanchiamoci di chiedere quei doni… anzi… stanchiamo lui con le nostre preghiere.