Il commento alle Letture di domenica 28 Aprile 2019, a cura di don Claudio Doglio.
II racconto ci narra due apparizioni, una il giorno di Pasqua e la seconda otto giorni dopo. Il primo giorno della settimana è la domenica, per gli ebrei era (ed è) il primo giorno lavorativo, la festa è al sabato e chiude la settimana. La domenica invece è l’inizio, è il primo giorno e noi cristiani abbiamo cominciato a far festa alla domenica perché è il giorno dell’incontro con il Signore risorto, perché è l’inizio della vita nuova.
Ogni domenica è un inizio, ogni domenica è l’incontro con il Cristo risorto ed è la possibilità di ricominciare. Tommaso il giorno di Pasqua non era presente con i discepoli, noi diremmo che non era venuto a Messa. Gesù risorto non lo ha incontrato privatamente, ma, quando Tommaso è presente con gli altri apostoli, allora incontra il Signore.
È un insegnamento importante per noi: l’incontro con il Signore avviene nella comunità. Proprio la comunità cristiana, radunata insieme, riconosce il Signore e lo ascolta. È importante la partecipazione alla Messa non ogni tanto, ma in modo continuo, tutte le domeniche, perché deve essere un cammino di ascolto e di formazione.
È necessario che il nostro impegno sia abituale, continuo, come siamo impegnati a mangiare tutti i giorni’. è un cammino abituale in quanto amici del Signore, perché gli vogliamo bene, perché vogliamo stare con lui, perché vogliamo imparare da lui.