don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 21 Aprile 2019 – Gv 20, 1-9

Ogni cosa inizia. Ogni cosa finisce. Solo Dio può ricominciare.

Quando tutto sembra finito, la vita rinasce.

Il fatto che la Pasqua della Risurrezione di Cristo si festeggi all’inizio della primavera, non è un caso. Dopo il lungo e grigio inverno, dopo il buio imperante sulla notte e gli alberi secchi, dopo che la morte sembrava aver vinto tutto, ecco che in primavera scoppia la vita: la natura torna a fiorire e si colora di tinte vivaci.

Il cielo torna azzurro, colore della libertà. Il sole torna a splendere indisturbato e a scaldare ogni creatura. Gli animali escono dal letargo, le persone tornano ad assumere un colore di un rosaceo vivo. Le strade brulicano di gente ormai stanca di restare chiusa in casa.

Tutto parla di vita. È segno che c’è desiderio di ricominciare.

Anche se in agguato può esserci la tentazione di combattere e di non voler affrontare il combattimento, dobbiamo sempre ricordarci che la morte è stata sconfitta e anche dopo la croce, la vita può sempre ricominciare!

La fede non deve spiegare niente: la fede accoglie un mistero che umanamente non è spiegabile: Gesù è tornato in vita. Non è un dato scientifico, ma un dato di fede. Non lo hanno visto in vita solo una o due persone, ma molte, molte di più!

Abbiamo lasciato il tabernacolo spalancato, perché la vita che custodiva era andata via. Abbiamo chiuso il sepolcro perché la morte vi era entrata.

Gesù ha ribaltato l’ordine: riapre i sepolcri, perché la morte è stata annientata, l’uomo morto è chiamato a vivere. Dio lo ha promesso e con Gesù mantiene questa promessa. I Tabernacoli tornano a chiudersi per custodire la Vita che torna e con il suo Spirito invade i cuori di chi crede nel Risorto!

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