p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 18 Aprile 2019 – Mt 26, 14-25

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Chi รจ Dio per me? Cosa pensiamo di Dio noi รจ fondamentale per la nostra vita e, soprattutto per la nostra identitร .

Il nostro vero problema e peccato รจ proprio cosa pensiamo noi di Dio. A ben vedere Dio per noi รจ un nemico. Un nemico da servire. Un potente da tenere buono perchรฉ non si sa mai. Uno a cui tentare di scroccare il massimo con il minimo di coinvolgimento. Anche uno dei suoi amici, Pietro, non vuole che gli lavi i piedi. Ma siamo matti? Tu lavare i piedi a me: mai, in eterno!

Riuscire ad accogliere con le braccia delle nostre infedeltร  la veritร  di Dio Padre, rimane cosa fondamentale per cogliere e accogliere la veritร  di noi stessi. Ci rimette in careggiata per cogliere e accogliere la veritร  dei fratelli e del creato.
Gesรน, nella prima parte del vangelo di Giovanni, ci ha parlato dellโ€™acqua nel dialogo con la Samaritana. Acqua che siamo invitati a bere se vogliamo vivere. Acqua che ci dona Gesรน e che se beviamo ci dona la vita eterna, vale a dire la vita di Dio. Proviamo a pensare cosa ne facciamo dellโ€™acqua noi. Molti muoiono di sete; molti altri la inquinano; altri dissanguano i fiumi per poterla incanalare; altri ancora usano il mare non per la vita ma per navigare buttando in esso ogni sorta di porcherie. Da questo modo di agire e di gestire lโ€™acqua, quale immagine di Dio ne emerge?

Gesรน ci parla della luce. Lui รจ la Luce del mondo che viene nel mondo perchรฉ coloro che sono nelle tenebre possano essere illuminati. Lui รจ la Luce che a chi lo accoglie ha dato potere di diventare figli di Dio. Ma i suoi non lโ€™hanno accolta. Abbiamo preferito le tenebre. Cosรฌ noi usiamo la luce, che ci costa tanto cara, per trasformare la notte in giorno. La notte non รจ piรน vita di riposo ma logoramento della vita dellโ€™uomo. La notte noi la illuminiamo non per viverla ma per scacciarne la paura. Col nostro inquinamento facciamo sรฌ che lโ€™atmosfera non sia piรน una barriera di protezione e che il sole possa procedere nella sua azione di surriscaldamento fino alla morte del pianeta. Che Dio Luce ne viene fuori qui? Uno da rifiutare e da tenere buono!

Cosรฌ Gesรน ci parla del pane. Lui รจ il Pane vero mangiando il quale noi viviamo in eterno. Quel pane che per noi รจ divenuto motivo di divisioni e di guerre. Dio รจ pane da rapire fino a far morire gli uni di obesitร  e gli altri di fame. Dio รจ uno che tiene per i buoni, cioรจ per noi, non per i cattivi. Continuiamo ad ammazzare la identitร  di Dio pensando di vivere meglio, ma se ammazziamo il vero volto del Padre noi ammazziamo anche la nostra identitร .

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Cosรฌ lโ€™aria che รจ lo Spirito Santo su di noi, noi la inquiniamo, la rendiamo irrespirabile. Mettiamo delle soglie di inquinamento oltre le quali non si puรฒ andare, ma le soglie di inquinamento sono giร  inquinamento e uccisione dellโ€™uomo. Cosรฌ lo Spirito non puรฒ piรน volteggiare su di noi.
Dio ci รจ nemico! Ma Dio si presenta a noi come la sintesi di acqua e pane, di aria e luce, Lui รจ amore incondizionato. Cosรฌ Lui pone la sua vita a servizio dellโ€™uomo fino a dare la vita per lui. Questo รจ il segreto del creato a cui noi non riusciamo a credere. Preferiamo un Dio nemico, che mantenga le giuste distanze, piuttosto che un Dio Padre che ci avvolga con lโ€™abbraccio della sua acqua e della sua luce, del suo pane e della sua aria. La sovranitร  del nostro Dio รจ una sovranitร  di amore che si esprime nel lavare i piedi a noi, suoi figli e fratelli. Non รจ un problema volere essere come Dio, siamo suoi figli! Il problema รจ vivere Dio come nemico. Questo รจ il vero peccato da cui siamo chiamati a guarire e a chiedere di guarire.
La sintesi del suo volto su di noi รจ questa: Lui pone la sua vita a servizio dellโ€™uomo fino a donare la vita per noi. Unica sua gloria รจ la croce dove รจ palese a tutti quanto Lui ami il mondo. Lui ci lava i piedi con il suo sangue che sgorga dal costato trafitto in croce.

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

Fonte – Scuola Apostolica Sacro Cuore