don Mauro Leonardi – Commento al Vangelo del 16 Aprile 2019 – Gv 13, 21-33.36-38

Gesù non rivela il nome del traditore ai discepoli per non metterli nella tentazione d’ira proprio durante l’Ultima Cena. Lo fa capire implicitamente a Giovanni perché questi aveva la testa sul suo petto: il discepolo prediletto è, rispetto a Gesù, nella posizione del Figlio rispetto al Padre, e per questo gli può essere rivelata la verità.

Stai sempre con me

C’è qualcosa che le parole non dicono.
Che le parole non bastano.
Bisogna mettere il viso sul petto.
Bisogna sentire il cuore sotto la pelle.
Certe cose si possono dire solo stesi uno accanto all’altro.
Solo abbracciati.

C’è una gloria che non si vede.
Si ascolta.
C’è una gloria che non splende.
Ma batte.
È la gloria nelle tue parole.
È la gloria nel tuo cuore.
Devo rimanerti vicino per ascoltarla.
Devo abbracciarti per sentirla.

Va bene.
Non verrò.
Se dici che non posso.
Non verrò.
Ma ora parlami ancora.
Ma finchè sei con me, stringimi ancora.

Qualcuno ti tradirà.
Con la bocca piena del cibo dalla tua mano.
Con le labbra che toccheranno il tuo viso.
Per farlo ha bisogno della notte.
Della strada.
Di allontanarsi dalla tua mano, dal tuo viso, da te.
Per tradirti c’è bisogno di fuggire da te.
Tu attrai.
Tu sfami.
Tu accarezzi.
Per tradirti c’è bisogno di andarsene lontani da te.

La notte è buia.
Se rimarrò sola ti tradirò.
Senza luce.
Senza te.
Io tradisco.
Perdonami, amore mio.
Stai sempre con me.

Leggi il brano del Vangelo

Uno di voi mi tradirà… Non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte.

Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 13, 21-33.36-38

In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte. Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Read more

Local News