Domenica di Pasqua: Una nuova creazione. Il battesimo ha unito il credente a Gesù e lo ha reso partecipe della sua morte e della sua risur-rezione: incontrare il Risorto nella propria quotidianità significa ricevere la possibilità di una vita resa nuova, il presente può essere vissuto nella forza del suo Spirito e alla luce della sua eternità.
«Questo è il giorno che ha fatto il Signore». La Chiesa cristiana riconosce nella Pasqua di Gesù, il Cristo, l’agire meraviglioso di Dio dentro la storia degli uomini. È in atto una “nuova creazione” e, se ci lasciamo coinvolgere, può condurci ad una trasformazione dentro e fuori di noi. La Pasqua di Gesù, infatti, non ci lascia inerti e passivi, ma ci rende collaboratori di Dio per la rinascita del nostro mondo. Questa è la grande speranza che ci anima: la vita nuova nasce dall’abbandono del vecchio mondo, poiché il dilagare del male è stato definitivamente sconfitto in Cristo risorto dalla morte.
Nel vangelo le prime testimoni di questo nuovo giorno sono le donne: loro sono testimoni di qualcosa di straordinario, che sconvolge i loro piani. Per comprendere l’evento esse devono ricordare le parole del Signore e riconoscere che non si può cercare tra i morti colui che è vivo e presente.
Nel ricordo del ministero di Gesù, richiamato da Pietro e riferito dalla prima lettura, scopriamo il significato dell’annuncio pasquale: chi crederà in lui potrà sperimentare il dono della remissione dei peccati.
Di conseguenza, nella seconda lettura siamo invitati a risorgere insieme con Cristo, e cioè a partecipare al mistero della sua vita orientando la nostra stessa esistenza secondo scelte e pensieri conformi alla parola e all’esempio di Gesù.
Fonte: Servizio della Parola