Vi è mai capitato di indovinare l’identità della persona che ha usato l’ascensore, oppure è appena scesa dalle scale o ha da poco cambiato stanza, annusando la sua scia di profumo?
Non dite di no perché non ci credo. Succede questo: identifichiamo qualcuno, pur senza vederlo, dalla traccia odorosa che lascia. Con i dovuti accorgimenti da prendere quando si fanno analogie un po’ azzardate come questa, direi che dovremmo fare come Maria: offrire a Gesù un elemento di noi stessi che spesso ci caratterizza, un aspetto che permette agli altri di riconoscerci.
Il che equivale a dire, offrire a Lui tutto noi stessi anche se è per noi un dono “assai prezioso”. Ma se ci dedichiamo a Cristo, se gli offriamo il nostro profumo più costoso, quello stesso profumo riempirà tutta la casa, si spanderà tutto intorno.
Gli altri lo percepiranno anche quando non saremo più presenti.
Commento a cura di Luca Lanari.