don Mauro Leonardi – Commento al Vangelo del 10 Aprile 2019 – Gv 8, 31-42

La verità rende liberi perché è una verità d’amore che ci spoglia dal peccato e ci restituisce, purificati, allo sguardo di Dio creatore e misericordioso che non ci ha voluti schiavi, ma figli: questo è il percorso che siamo invitati a fare con Gesù durante la Quaresima.

Mi porti da Dio

Che parole forti, pesanti.
Possono schiacciare.
Ma possono anche essere un riparo, per appoggiarsi, per riposare.
Voglio appoggiarmi su di loro, su di te.

Non basta credere per essere discepoli.
Bisogna rimanere.
Non basta sapere per conoscere la verità.
Bisogna rimanere.
Non basta credere e sapere per essere liberi.
Bisogna rimanere.
Se rimango dove tu sei.
Se sosto dove tu sei.
Conoscerò verità e libertà.

Non importa da chi discendi.
Non importa che non sei schiavo di nessuno.
Importa che sei peccatore e che sei figlio.
E sei peccatore. Non dimenticarlo.
Ma sei figlio. Non dimenticarlo.

La verità o rende liberi o rende assassini.
Liberi, se accogli lui.
Assassini, se non lo accogli.
Perché? Credo che sia perché la verità fa vedere tutto.
Tutto quello che siamo.
E se sei schiavo, avrai paura di vedere quello che sei e vorrai spegnere la verità. Farla tacere.
Ma se sei figlio, avrai paura solo di stare lontano da tuo padre. E vorrai correre da lui e accogliere ogni sua parola.

Nata da Dio?
Si, certo.
È per questo che non riesco a staccarmi da te.
Tu solo mi porti Dio.
Tu solo mi riporti da Dio.

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Se il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.

Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 8, 31-42

In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?».
 
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro».
 
Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo, Abramo non l’ha fatto. Voi fate le opere del padre vostro».
 
Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!». Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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