Gesuiti – Commento al Vangelo del 9 Aprile 2019 – Gv 8, 21-30

Se c’è una cosa che Gesù ci ha lasciato, molto più nei fatti che nelle parole, è la testimonianza di un totale radicamento nel Padre, anche in mezzo alle difficoltà e alle emozioni della vita.
A tutti noi capita di vivere momenti di incomprensione, di trovarci ingabbiati tanto nei pregiudizi arroganti di persone che pretendono di conoscerci meglio di noi stessi, quanto nei nostri, spesso anche peggiori, auto-giudizi.

A quest’accusa si può reagire in due modi: o ci sforziamo di opporci ad essa, cercando di mettere gli altri in una posizione di inferiorità; oppure iniziamo a darle fede, lasciandoci paralizzare e smettendo di vivere davvero.

Gesù no. Perché il Padre non lo ha lasciato solo, ma parla dentro di lui e gli ricorda la sua identità di figlio amato. È sulla base di questa consapevolezza che Gesù vive senza il bisogno di concentrarsi su sé stesso, ma con la libertà di parlare solo per il bene. Non si lascia paralizzare dagli autorevoli giudizi di chi vorrebbe condannarlo, ma mantiene il coraggio di annunciare verità scomode, senza scendere a compromessi con le false immagini di Dio nella mente dei farisei.

Non si lascia prendere dalla rabbia, dalla voglia di reagire, ma limita le sue parole a quelle necessarie a chi voglia seguirlo con fede.

Samuele Adorno

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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Avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono.

Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 8, 21-30

In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?». E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati». Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre. Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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