Contemplare il Vangelo di oggi – 8 Aprile 2019 – Gv 8, 12-20

Giorno liturgico

Lunedì della V settimana di Quaresima (Anno C)

Commento: Rev. D. Jordi PASCUAL i Bancells (Salt, Girona, Spagna)

«Io sono la luce del mondo»

Oggi, Gesù ci dà una definizione di Sé stesso che dà pieno senso a chi, nonostante le proprie deficienze, vogliamo seguirLo: «Io sono la Luce del mondo» (Gv 8,12). La persona di Gesù, la Sua dottrina, i Suoi esempi di vita sono luce che illumina tutta la nostra esistenza, sia nelle ore favorevoli come in quelle della sofferenza o contraddizione.

Cosa vuol dire questo? Significa che in qualsiasi circostanza ci troviamo, sia per lavoro, di relazioni con gli altri, nella nostra propria relazione con Dio, di fronte alle gioie e alle sofferenze… possiamo pensare: -Che cosa fece Gesù in una situazione simile? Sempre possiamo cercare nel Vangelo e rispondere: -Dunque, proprio questo farò io! Precisamente, Giovanni Paolo II ha integrato nel Santo Rosario –il “compendio del Vangelo”, come lui stesso ricorda- i misteri della vita pubblica di Gesù, e li ha denominati “misteri della luce”. Così dice il Papa: «Egli è Colui che, dichiarato Figlio prediletto del Padre nel Battesimo del Giordano, annuncia l’arrivo del Regno, dando fede di questo con le Sue opere e proclamando le sue esigenze».

Gesù è la luce; chi Lo seguirà «non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita» (Gv 8,12). Quali discepoli Suoi, il Signore ci invita anche ad essere luce per il mondo; a portare la luce della speranza in mezzo alle violenze, alle sfiducie e paure dei nostri fratelli; a portare la luce della fede in mezzo alle oscurità, dubbi e interrogativi; a portare la luce dell’amore in mezzo a tante falsità, rancori e appassionamento come vediamo attorno a noi.

Il Papa ci segnala, quale indicatore di tutti i misteri di luce, le parole di Maria alle nozze di Canà: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela» (Gv 2,5); questo è il cammino perché Gesù sia luce del mondo e affinché noialtri possiamo illuminare con questa stessa luce.

Fonte

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Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 8, 12-20

In quel tempo Gesù parlò [ai farisei] e disse: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». Gli dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera». Gesù rispose loro: «Anche se io do testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove sono venuto e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. E anche se io giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. E nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera. Sono io che do testimonianza di me stesso, e anche il Padre, che mi ha mandato, dà testimonianza di me». Gli dissero allora: «Dov’è tuo padre?». Rispose Gesù: «Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio». Gesù pronunciò queste parole nel luogo del tesoro, mentre insegnava nel tempio. E nessuno lo arrestò, perché non era ancora venuta la sua ora.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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