La quaresima, vissuta con Gesù, significa seguire i suoi passi, la sua volontà di fare la volontà del Padre e , per mezzo di ciò, di non perseguire desideri di primato o di gloria ma di sacrificare sé stessi per dare vita e salvezza al mondo.
Non sei venuto per dominare
Prendimi in disparte.
Prendimi in disparte per parlarmi di tradimento e dolore e morte.
Prendimi in disparte per parlarmi di quei giorni che saremo divisi e soffrirò.
Risorgerai?
Ridimmelo.
Ridimmelo.
Non sei venuto per dominare dall’alto.
Ma per morire.
Non sei venuto per un trono.
Ma per una croce.
Non sei venuto per darci potere.
Ma per darci la vita.
La tua.
Hai ragione.
Non so cosa chiedo.
E infatti taccio.
E infatti ti contemplo amore mio.
E mi preparo al dolore.
E mi preparo alla gioia.
Mi preparo ad amarti, a viverti.
Cammino con te.
E ti guardo.
Salgo con te e ti ascolto.
È tutto strano.
La vita che va a morire.
La gioia che va a soffrire.
La verità derisa, oltraggiata.
Un re che viene a servire.
Un grande, il più grande, che si fa piccolo.
Sei sceso dal cielo per venire, qui, sulla terra, nella mia terra, a stare in disparte con me.
Non voglio stare né alla tua destra.
Né alla tua sinistra.
Voglio stare nella vita tua.
Nelle braccia tue.
Ci hai riscattati.
Sono libera, liberata.
Sono amata, da te.
Sono viva, per te.
Tienimi vicina.
Sempre.
Dammi tu, da bere.
Dammi tu, la vita.
Sei venuto per servirmi.
Io, un amore così, non lo conoscevo.
Grazie.
Mt 20, 17-28
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà ».
Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dòminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.