L’identità di Cristo, scoperta nell’intimità del rapporto tra Cristo e i suoi discepoli, diviene ora discorso apostolico. Ma il discorso apostolico non può basarsi sull’opinione comune: è un discorso sempre d’amore che parte dal convincimento personale del cuore che poi attira a sé la gente, il mondo, in un piano universale di salvezza e di misericordia.
Arriveremo in Cielo
Mi dirai chi sono per te.
Quando ti dirò chi sei per me.
È solo in te che conosco me stessa.
Il mondo ti chiama con tanti nomi.
Sono i nomi che conoscono.
Ma il tuo nome non si conosce.
Può essere solo rivelato.
Può dirlo solo il Padre.
E solo un figlio può ascoltarlo.
Solo l’amore conosce chi sei.
Solo dalla terra si arriva in cielo.
Solo con i nostri legami.
Solo con i nostri amori.
Arriveremo in cielo.
Mi appoggerò a chi mi indicherai.
Lascerò che sia lui a legare quello che c’è da legare.
A sciogliere quello che c’è da sciogliere.
Unita a lui vincerò il tuo cielo.
Vangelo del giorno:
Mt 16, 13-19
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.