«BEATI I POVERI… GUAI A VOI, RICCHI»
Le Beatitudini, prima che impegni, sono la proclamazione della vicinanza del Regno di Dio. Luca dà particolare rilievo alla dimensione sociale, privilegiando i poveri, che sono invitati alla speranza, mentre i ricchi sono invitati alla conversione.
Qual è la nostra speranza? Dove si fonda? La liturgia ci interroga oggi su questi temi, proponendoci due modi opposti di impostare la vita: possiamo confidare in noi stessi (I Lettura), condannandoci a una sterilità, come quella di un tamarisco nella steppa; oppure possiamo riporre la nostra fiducia in Dio: saremo allora come un albero che non smette di produrre frutti.
La nostra felicità o la nostra infelicità dipendono da questa scelta fondamentale. Beati, infatti, afferma Gesù in Luca, (Vangelo) sono tutti coloro che cercano il proprio bene e la propria gioia in ciò che Dio promette loro. Gesù usa dei verbi passivi, con i quali allude all’agire di Dio. Beati sono i poveri ai quali Dio dona il suo regno, dei quali sazierà la fame e consolerà le lacrime.
Le Beatitudini ci parlano di una felicità che è generata dalla nostra relazione con Dio, anziché venire inseguita con le proprie forze e progetti. In modo ancora più stringente san Paolo (II Lettura) ci ricorda che la nostra speranza è ancorata a ciò che Dio ha fatto per noi risuscitando il Figlio dai morti, perché tutti potessimo avere vita in lui.
Fr Luca Fallica, Comunità SS. Trinità di Dumenza – Fonte
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SESTA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO
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Lc 6, 17. 20-26 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne. Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti». C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.Fonte: La Sacra Bibbia
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