Riflessione al brano del Vangelo del giorno a cura di don Claudio Bolognesi.
Dal #Vangelo di oggi:
“… venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga”. (Mc 6,1-2)
Ad Abramo hai chiesto di uscire dalla sua patria.
La lettera ai Filippesi ci ricorda che la nostra, di patrie, è il cielo.
Visto che però ora crediamo di essere noi la Tua patria, ci ricordi il rischio che corriamo di darti per scontato.
Di credere di aver già ascoltato, capito tutto.
Aiutaci a rendere nuova la quotidianità del nostro incontro con Te.
Mc 6, 1-6
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.