Nel Nuovo Testamento
la presenza di Gesù
con le sue parole e i suoi gesti
diviene una fonte inesauribile
d’ispirazione per la preghiera:
è Gesù che mi si accosta e m’interpella.
Gesù è il Buon Pastore
alla ricerca della pecora smarrita,
e io lo seguo.
Gesù è la vigna;
Dio, il vignaiolo, mi monda dei rami malati
perché io possa dare buoni frutti.
Alla moltiplicazione dei pani,
è Gesù che m’invita
a offrirgli la mia povertà
– cinque pani e due pesci –
perché egli se ne serva
per compiere meraviglie.
Alla pesca miracolosa,
è Gesù che mi chiede
una fiducia assoluta nella sua parola
più che nei miei mezzi umani.
In occasione di numerose guarigioni,
Gesù mi rammenta
che lui solo può liberarmi totalmente.
(Jean -Jacques Gareau).