“Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Egli ha Belzebù, e scaccia i demòni con l’aiuto del principe dei demòni»”. La tecnica usata dagli scribi è antica come il mondo.
Quando non si hanno argomenti validi l’unica cosa che si può fare è screditare l’interlocutore. È questo quello che tentano di fare con Cristo, e basta vedere la storia per accorgersi che costantemente questo è quello che hanno patito in tanti. Gesù non è spaventato da questa macchina del fango, ma invita i suoi discepoli a riflettere, ad avere senso critico, a non farsi abbindolare facilmente: “Ma egli, chiamatili a sé, diceva loro in parabole: “Come può Satana scacciare Satana?
Se un regno è diviso in parti contrarie, quel regno non può durare. Se una casa è divisa in parti contrarie, quella casa non potrà reggere. Se dunque Satana insorge contro se stesso ed è diviso, non può reggere, ma deve finire. D’altronde nessuno può entrare nella casa dell’uomo forte e rubargli le sue masserizie, se prima non avrà legato l’uomo forte; soltanto allora gli saccheggerà la casa”.
Il discorso di Gesù non fa una piega, ma raramente ci troviamo davanti a persone che vogliono fare la fatica di usare la testa. Sembra quasi che il vangelo di oggi ci inviti a questa fatica. Credere è non rinunciare mai a usare la testa in un mondo che vuole condizionarti con facili giudizi e campagne di fango. Solo così si smaschera il male che ha una sua logica perversa per ottenere un risultato.
È quasi l’invito esplicito di Gesù a non essere creduloni ma credenti. A saper capire che c’è una differenza sostanziale tra una cosa vera e una cosa verosimile. Che ogni fake news è sempre plausibile finché non si va alla radice. Che la prima forma di esorcismo è il buonsenso.
Ma c’è qualcosa di pericoloso che non bisogna dimenticare: “In verità vi dico: ai figli degli uomini saranno perdonati tutti i peccati e qualunque bestemmia avranno proferita; ma chiunque avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non ha perdono in eterno, ma è reo di un peccato eterno”.
Mc 3, 22-30
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna».
Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.