L’arresto di Giovanni corrisponde alla sua glorificazione perché la sua vita, che volge al termine dal punto di vista umano, trova invece compimento in Gesù dando luce e verità alla sua testimonianza
[box type=”shadow” align=”” class=”” width=””]
Poesia
Ora c’è da dare la vita
Gesù ci chiama con il nostro nome.
Quello personale.
Non ci chiama con un fischio.
Con un avviso.
Non ce lo manda a dire.
Viene lui personalmente.
Con il nostro nome in bocca.
Ora è Gesù che viene.
Lui proprio è la strada, la via.
Ci chiama da vicino, con voce normale.
Ora non c’è da imparare.
Ora c’è da dare la vita.
Non c’è da ascoltare.
Ma da andare a seguire e vivere lui.
Lui è una parola che vive, passa e chiama.
[/box]
[box type=”shadow” align=”” class=”” width=””]
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mc 1, 14-20
Dal Vangelo secondo Marco
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
[/box]