Contemplare il Vangelo di oggi – 7 Gennaio 2019 – Mt 4, 12-17. 23-25

Giorno liturgico

Feria propria del 7 Gennaio

Commento a cura del Rev. D. Jordi CASTELLET i Sala (Sant Hipòlit de Voltregà, Barcelona, Spagna)

«Il regno dei cieli è vicino»

Oggi, per così dire, rincominciamo. «Il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce» (Mt 4,16), ci dice il profeta Isaia, citato in questo Vangelo odierno, e che ci rimanda a quello che ascoltavamo alla vigilia di Natale. Ricominciamo, abbiamo una nuova opportunità. Il tempo è nuovo, l’occasione lo merita, lasciamo quindi che –umilmente- il Padre agisca nella nostra vita.

Oggi inizia il tempo in cui Dio ci dà, ancora una volta, il Suo tempo affinché noi lo santifichiamo, affinché restiamo vicino a Lui e facciamo della nostra vita un servizio verso gli altri. Il Natale finisce, avverrà la prossima domenica –Dio volendo- con la festa del Battesimo del Signore, e con questa festa si dà il via al nuovo anno, al tempo ordinario –così, come diciamo nella liturgia cristiana- per vivere estensivamente il mistero del Natale. Il Verbo Incarnato ci ha visitato in questi giorni e ha seminato nei nostri cuori, in modo infallibile, la Sua Grazia salvatrice che ci incammina, nuovamente, verso il Regno del Cielo, il Regno di Dio che Cristo è venuto a inaugurare fra di noi, grazie alla Sua azione ed al Suo impegno nel seno della nostra umanità.

Per questo, ci dice San Leone Magno, che «la provvidenza e la misericordia di Dio, pensava già di aiutare –nei tempi recenti- il mondo che naufragava, determinò la salvezza di tutti i popoli per mezzo di Cristo».

Adesso è il tempo favorevole. Non pensiamo che Dio attuasse di più prima che adesso, poiché era più facile credere in Gesù –fisicamente, voglio dire– che adesso quando non lo vediamo così com’è. I sacramenti della Chiesa e la preghiera comunitaria ci concedono il perdono e la pace, così come l’opportunità di partecipare, nuovamente, all’opera di Dio nel mondo per mezzo del nostro lavoro, studio, famiglia, amici, divertimento o convivenza con i fratelli. Che il Signore, fonte di ogni dono e ogni bene, ce lo faccia possibile!

Fonte

Mt 4, 12-17. 23-25
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
sulla via del mare, oltre il Giordano,
Galilea delle genti!
Il popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte
una luce è sorta».
Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».
Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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