Il commento al Vengelo
del 7 Gennaio 2019
su Mt 4, 12-17. 23-25
Seconda settimana del Tempo di Natale
Anno III/C
Colore liturgico: BIANCO
- Periodo: Lunedì
- Il Santo di oggi: S. Raimondo de Peñafort – memoria facoltativa
- Ritornello al Salmo Responsoriale: Il Padre ha dato al Figlio il regno di tutti i popoli
- Letture del giorno: 1 Gv 3,22 – 4,6; Sal 2; Mt 4, 12-17. 23-25
- Calendario Liturgico di Gennaio
Mt 4, 12-17. 23-25
Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
sulla via del mare, oltre il Giordano,
Galilea delle genti!
Il popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte
una luce è sorta».
Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».
Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:
Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini
Convertitevi!
Gesù inizia la sua missione nel mondo lanciando agli uomini un imperativo: “convertitevi”. Egli vuole così innanzitutto renderci consapevoli della nostra situazione di peccato e poi vuole rivelarci il motivo della sua venuta e della sua presenza tra noi.
Già era stato additato da Giovanni Battista come l’Agnello che toglie i peccati del mondo. Ora con la sua predicazione, con i suoi miracoli, con i reiterati gesti di misericordia, vuole convincerci che ci è possibile recedere dal male e intraprendere una via, quella della salvezza; è possibile convertirsi.
Ciò che era stato promesso ai nostri padri ora finalmente si adempie: “il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata”. È il peccato che ci immerge nelle tenebre, Cristo è la luce del mondo, luce dell’anima che ritrova la grazia e la gioia di vivere in Dio e di sentirsi amata.
Comprendiamo allora il vero significato che Gesù vuole dare alle sue prodigiose guarigioni: la sua missione, il Regno di Dio ormai vicino, debbono significare concretamente una conversione totale dell’uomo, una vera rinascita che coinvolge tutto l’uomo nella sua realtà spirituale e fisica.
L’accorrere dei malati segna l’inizio di una storia ininterrotta, di tutti coloro che, ritrovandosi malati nel corpo e nello spirito, andranno o saranno condotti da Gesù, dai suoi ministri, resi capaci di assolvere e di perdonare.
L’essere risanati da lui significa aver ritrovato la vita, significa la nostra completa e reale conversione.