Commento al Vangelo del 6 Gennaio 2019 โ€“ Don Francesco Cristofaro

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EPIFANIA DEL SIGNORE

La scienza non puรฒ essere mai contro la fede, se vera scienza. La fede non potrร  mai essere contro la scienza, se รจ vera fede e la scienza รจ anchโ€™essa vera. La scienza รจ vera se conduce alla fede. La fede รจ vera se accoglie nella scienza la veritร  che Dio ha posto nella sua creazione. I Magi attraverso la scienza sono giunti allโ€™adorazione del Nato Re dei Giudei. La loro scienza ha saputo discernere ciรฒ che appartiene alla natura in sรฉ da ciรฒ che pur vestendosi di elementi naturali, non รจ della natura, perchรฉ mai potrร  provenire da essa.

 ยซDovโ€™รจ colui che รจ nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarloยป.

A Gerusalemme si chiedono, vogliono sapere il luogo del nato re dei Giudei. Ancora una volta notiamo la semplicitร : โ€œDovโ€™รจ colui che รจ nato, il re dei Giudei?โ€.
Loro si aspettavano forse che tutta Gerusalemme sapesse chi e dove fosse nato il re dei Giudei.
Dicono anche il motivo di questa loro richiesta: sanno che รจ nato perchรฉ hanno visto spuntare la sua stella. Sono venuti a Gerusalemme, che รจ la capitale del regno della Giudea per adorare il nato re dei Giudei. Questi Magi sono dal cuore puro, semplice, dolce, delicato. Sono persone abituate a trattare con la scienza e la vera scienza รจ sempre semplice, mai complessa, mai ipocrita, mai doppia, mai malvagia.
La scienza in sรฉ รจ pura, non cattiva, non brutta, non ipocrita, non traditrice, non contro lโ€™uomo.
La vera scienza รจ sempre per lโ€™uomo. La scienza รจ veritร  e la veritร  mai potrร  essere contro lโ€™uomo.
Allโ€™udire questo, il re Erode restรฒ turbato e con lui tutta Gerusalemme.
Il chiedere con semplicitร  dei Magi provoca turbamento nel re Erode e in tutta Gerusalemme.
Questo turbamento รจ perรฒ generato da motivi differenti.
Gerusalemme si turba per la notizia che rimbalza di bocca in bocca.
Essa viveva di profezie e di Scritture Antiche, ma solo perรฒ come un fatto cultuale, non vitale.
Si leggevano le profezie, ma come evento assai distante da loro.
Quasi nessuno in veritร  viveva nellโ€™attesa vera del Messia.
Quasi nessuno attendeva il compimento della sua speranza.
Il tempo, quando รจ assai lungo, con facilitร  sposta allโ€™infinito il compimento della profezia e lโ€™attesa diviene non attesa, perchรฉ attesa di un futuro senza tempo determinato.
Erode si turba perchรฉ nella sua stoltezza, ignoranza, malvagitร , pensa che il nato re dei Giudei sia un pericolo per il suo regno.
Un regno con due re non รจ mai esistito. Esiste uno perchรฉ non esiste lโ€™altro. Erode giร  si vede un non esistente e pensa come rendere invece non esistente il re appena nato.
Erode non dubita delle parole dei Magi. Per lui veramente รจ nato il re dei Giudei. Il loro Messia. Lo confermano le parole che seguono.
Lui ha perรฒ del Messia unโ€™idea molto umana, terrena. Lui pensa al Messia come ad uno dei tanti re di questo mondo.

Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo.

Nutrendo nel suo cuore pensieri malvagi, convoca tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo e da loro si informa sul luogo in cui doveva nascere il Cristo, cioรจ il Consacrato, lโ€™Unto del Signore, il Messia. Erode si informa, ma senza informare gli altri dei suoi pensieri di morte.
Vuole sapere, ma senza far sapere perchรฉ vuole sapere.
รˆ questa la caratteristica della malvagitร  umana: nascondere sempre agli altri i propri propositi crudeli e spietati. Erode non conosce le Scritture Antiche. La sua ignoranza รจ grande, come anche grande รจ lโ€™ignoranza di tutti coloro che vivevano alla sua corte. Sarebbe stato sufficiente aver ascoltato anche una sola volta in vita la profezia di Michea per ricordarsi e per sapere che รจ Betlemme la cittร  della futura nascita del Re di Israele.
5Gli risposero: ยซA Betlemme di Giudea, perchรฉ cosรฌ รจ scritto per mezzo del profeta:

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I capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo gli ricordano la profezia di Michea, secondo la quale la cittร  in cui sarebbe nato il Messia รจ Betlemme di Giudea.

I Magi ora sono diretti verso Betlemme. Ora รจ Dio che viene in loro aiuto. Manda loro nuovamente la stella, la stessa che hanno visto in oriente, perchรฉ li guidi sul loro cammino. La stella li precede e si ferma sul luogo dove si trovava il Bambino. Questa notizia ci dice che non si tratta assolutamente di un segno naturale. Cโ€™รจ qualcosa di straordinario, di soprannaturale che si compie. Se allโ€™inizio la stella poteva anche essere un segno naturale, un segno astronomico. Ora non lo รจ piรน.
Questa veritร  ci insegna che la scienza puรฒ far partire un cuore verso Dio. Ma poi per giungere al vero Dio occorre lโ€™aiuto delle Scritture e della grazia.

Scienza, Scritture e grazia completano lโ€™opera. La scienza da sola non รจ sufficiente. Con la sola scienza partiamo, ma non arriviamo. Iniziamo, ma non concludiamo il nostro viaggio verso il Signore.

Lโ€™oro รจ il dono per i Re. Gesรน รจ confessato vero Re.
Lโ€™incenso รจ il dono per chi รจ Dio. Gesรน รจ proclamato vero Dio.
La mirra รจ data per la sofferenza. Gesรน รจ visto avvolto dalla sofferenza.
Gesรน รจ Re, รจ Dio, ma รจ un Re e un Dio avvolto dalla grande sofferenza della morte.
Tutta la vita di Gesรน รจ racchiusa nel simbolismo di questi tre doni.

PENSIERO CONCLUSIVO

Lโ€™episodio dei Magi ci mostra lโ€™umanitร  cosรฌ come essa si รจ fatta e giorno per giorno si lascia fare dal suo peccato. Da se stessa lโ€™umanitร  รจ incapace di conoscere in pienezza la veritร  del suo Dio. La scienza conduce fino a Gerusalemme. Gerusalemme ci dice la veritร  in sรฉ. La veritร  in sรฉ da se stessa non ha alcun potere di farci giungere fino a Dio. Per giungere fino a Lui abbiamo bisogno di un terzo fondamentale aiuto: della grazia del Signore che eleva i nostri pensieri, purifica il nostro cuore, santifica la nostra anima, dona vigore alla nostra volontร . Tutto รจ grazia di Dio: la capacitร  di leggere attraverso la scienza, lโ€™intelligenza per comprendere le Scritture, il cambiamento del cuore e della mente per accogliere la mozione dello Spirito che ci eleva fino a Dio, ci conduce nella sua casa. Perchรฉ la grazia di Dio ci accompagni per tutto il nostro viaggio verso la pienezza della fede occorre la semplicitร  del cuore e della mente. รˆ necessario che noi abbiamo un cuore nel quale non abita lโ€™inganno, nรฉ la malvagitร  e nรฉ altre cose del genere. In esso deve abitare un solo desiderio: conoscere Dio e giungere fino alla piรน pura e santa conoscenza di Lui.

Leggi il brano del Vangelo

Mt 2, 1-12
Dal Vangelo secondo Matteo

Nato Gesรน a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: ยซDovโ€™รจ colui che รจ nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarloยป. Allโ€™udire questo, il re Erode restรฒ turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: ยซA Betlemme di Giudea, perchรฉ cosรฌ รจ scritto per mezzo del profeta: โ€œE tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero lโ€™ultima delle cittร  principali di Giuda: da te infatti uscirร  un capo che sarร  il pastore del mio popolo, Israeleโ€ยป.
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviรฒ a Betlemme dicendo: ยซAndate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando lโ€™avrete trovato, fatemelo sapere, perchรฉ anchโ€™io venga ad adorarloยป.
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finchรฉ giunse e si fermรฒ sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per unโ€™altra strada fecero ritorno al loro paese.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.