ALCUNI MAGI ANDARONO
Il Signore si manifesta a chi lo cerca
Dio, nella persona di Gesù di Nazaret, suo Figlio unigenito, unico Signore dell’universo e unico Salvatore, si manifesta a tutti i popoli senza discriminazione alcuna, per fare di ogni uomo un cittadino del suo Regno di giustizia, di pace e di amore.
Questo è il messaggio che ci viene dall’antichissima festa dell’Epifania. Un drappello di personaggi inconsueti, dal numero imprecisato, designati con il nome abbastanza vago di «magi», lasciano i loro Paesi a oriente del Giordano e si mettono in cammino alla ricerca di Dio. Sono motivati dalla persuasione che il Re del cielo e della terra con una eccezionale iniziativa salvifica è entrato nella vicenda umana. Verosimilmente anche altri avranno avuto la stessa notizia e la stessa ispirazione; ma costoro non si sono mossi dalla quiete delle loro case, forse timorosi delle fatiche e dei disagi del viaggio, forse incapaci di affrontare l’ostilità e la prevedibile ironia della gente.
La luce guida tutti
Gesù è anche colui che realizza la promessa fatta ad Abramo, nella cui discendenza sarebbero state benedette tutte le genti della terra, tutta l’umanità (cf Gen 12,1-3): fin dalla nascita Gesù è cercato e riconosciuto dai pagani, dalle genti. Dio, si sa, si propone ma non si impone all’anelito delle sue creature. Anzi usa avvicinarsi a noi e chiamarci, più che altro, attraverso «segni». Segni che in parte lo svelano e in parte lo celano al nostro sguardo. Così, un cuore arido e prevenuto può sempre accampare qualche pretesto per eluderlo o addirittura respingerlo; mentre un cuore sincero e umile arriva agevolmente a scorgere le ragioni convincenti per accettarlo.
La luce, come simbolo di un Dio che si rivela e si fa presente, risplende nella stella che guida non solo il piccolo popolo dell’antica promessa, ma tutte le nazioni. Gerusalemme però ha disatteso la storia e il suo posto è stato preso dalla piccola e oscura Betlemme. La cittadina di Giuda si oppone alla grande Gerusalemme, la quale si turba insieme con il suo re alla domanda dei magi «dov’è colui che è nato?», e diventa la sede del faraone che sterminerà i figli degli ebrei. Nel cammino esodico di Gesù è riassunta tutta la storia di Israele, con tutte le sue glorie e le sue povertà.
Gesù è il nuovo Israele ricercato come fonte della luce. Anche se i modi di questa ricerca sono diversi.
Il coraggio di cercarlo
Ci sono di quelli che non lo cercano affatto, perché si sono fatti un cuore piccolo e rattrappito, che «vive di solo pane» (cf Mt 4,4). Molti invece non cercano Dio perché, abbagliati dal progresso, lo considerano ormai superfluo. C’è poi chi nella sua ricerca è impedito dalla volontà e dall’orgoglio di credersi e di sentirsi del tutto autonomo e autosufficiente. Una parola di simpatia va spesa per coloro che cercano Dio, anche con impegno e sofferto desiderio, ma hanno l’impressione di non riuscire ad arrivare a lui.
Talvolta c’è, in questi inquieti ricercatori, nascosta, la paura di approdare alla mèta. Ci vuole molto coraggio per arrivare a Betlemme, per prostrarsi davanti al Re dell’universo e dei cuori, per fargli dono di quanto abbiamo e di tutto ciò che siamo (cf Mt 2,11).
E il Signore questo coraggio presto o tardi lo dà. Se uno si mette davvero in cerca di Dio, è segno che almeno inizialmente, in maniera aurorale, Dio da lui si è già lasciato trovare. Alla fine, l’avventura travagliata dell’uomo approda alla gioia di possedere una luce dall’alto che ci illumina e orienta con tranquillità nei sentieri della vita: «Al vedere la stella, [i Magi] provarono una gioia grandissima» (Mt 2,10). È una interiore letizia che ripaga con sovrabbondanza di tutte le pene, le trepidazioni, gli affanni sostenuti nella ricerca.
PER IL CONFRONTO NEL GRUPPO
- Che azioni metti in atto per avvicinarti maggiormente al Signore?
- C’è qualcosa che ti appassiona dell’universalità della Chiesa?
IN FAMIGLIA
In una sera di cielo sereno prima o dopo la festa dell’Epifania usciamo ben vestiti e ci fermiamo a osservare le stelle: che cosa ci comunicano? Che cosa hanno visto i Magi? che cosa possiamo vedere noi? Che cosa illumina le notti di ogni persona? La ricerca della luce ci mette in cammino, la luce ci guida e così possiamo ancora incontrare chi è piccolo e solo!
Tratto da: Stare nella domenica alla mensa della Parola, Anno B – ElleDiCi | Fonte
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