Gesuiti – Commento al Vangelo del 2 Gennaio 2019

Nel silenzio del deserto, di fronte al sole che sorge sulla terra rossa, non posso tacere. Devo parlare, devo dire a voce alta che tu sei qui. Che sei prima di me e dopo di me. Che sei sempre qui. Parlo di te, senza timore, col sorriso in volto, costi quel che costi: non temo ingiurie, non temo i volti perplessi dietro le mie spalle, incapaci di accogliere la mia voce, di accoglierti. Non posso negare la gioia che la vita con te porta. Non posso negare né nascondere la verità.
Devo confessarlo: la vita con te è alba eterna, calore senza fine nel cuore. La mia voce è sottile sussurro nel deserto rosso che sembra immobile. Dove non c’è vita, che la mia voce si faccia cristallino annuncio e come acqua prepari il deserto a te. Non sono Elia, non sono un profeta, ma una voce che vuole parlare di te al silenzio del deserto che attraverso. Confesso e non nego, sorridendo a quell’alba che di fronte a me splende, riflesso della tua eterna presenza attorno a ciascuno di noi.
Senza timore sussurro di te, Signore, camminando serena tra la sabbia, pagina rossa custode della tua parola di vita.

Martina Pampagnin

Immagino

Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.

Rifletto sulle domande

  • In che occasione ti è capitato di essere voce che grida nel deserto?
  • In quale deserto della tua vita vorresti scoprire la presenza di Dio?
  • Come ti comporti di fronte a farisei e leviti?

Ringrazio

Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi…
Recito un “Padre nostro” per congedarmi e uscire dalla preghiera.

[box type=”info” align=”” class=”” width=””]Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato secondo il metodo della spiritualità ignaziana, disponibile anche tramite la loro newsletter quotidiana.[/box]

LEGGI IL VANGELO

Gv 1, 19-28
Dal Vangelo secondo Giovanni

Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elìa?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elìa, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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