Il Vangelo del giorno, 11 Dicembre 2018 – Mt 18, 12-14

Il commento al Vengelo del
11 Dicembre 2018 su Mt 18, 12-14

SECONDA SETTIMANA DEL TEMPO DI AVVENTO – Anno III/C

Colore liturgico: VIOLA

  • Periodo: Martedì
  • Il Santo di oggi: S. Damaso I – memoria facoltativa
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Ecco, il nostro Dio viene con potenza
  • Letture del giorno: Is 40, 1-11; Sal.95; Mt 18, 12-14
  • Calendario Liturgico di Dicembre

Mt 18, 12-14
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita?
In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini

Smarriti e ricercati.

Percepiamo spesso quel particolare tipo di smarrimento che deriva proprio dal primo peccato e da quelli attuali che ci affliggono.

L’esperienza del peccato è la forma peggiore di angoscioso disorientamento che possiamo sperimentare: lontani da Dio, nudi e spauriti, perdiamo la percezione della nostra vera identità e della nostra dignità, perdiamo il rapporto di comunione con Dio, con i nostri fratelli e perfino con noi stessi.

È consolante sapere da tutta la storia, che lo stesso Signore si è posto fin dal principio alla nostra ricerca e ha intessuto un piano di salvezza e di recupero dell’umanità, che ha avuto il suo culmine con la morte del pastore buono che s’immola sulla croce per le sue pecorelle.

Cristo, anche per una sola delle sue pecore, avrebbe dato la vita pur di riaverla nell’ovile sana e salva. Lo afferma esplicitamente lo stesso Signore: “il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli”. La volontà di Dio è chiara: egli vuole che tutti siano salvi e i dispersi siano cercati e ritrovati, anche a costo della vita del Figlio suo.

Ciò perché non manchi mai il motivo della gioia e della festa. “Se gli riesce di trovarla, – dice ancora Gesù – in verità vi dico, si rallegrerà per quella, più che per le novantanove che non si erano smarrite”. È la gioia umana e divina, è il noto banchetto organizzato per il figlio che ritorna dopo l’abbraccio e il perdono paterno; è un anticipo e un “segno” della festa pasquale, della risurrezione finale, a cui tutti tendiamo.

È anche la misura vera del nostro valore agli occhi di Dio!, la stima e l’amore che egli nutre per ciascuno di noi!

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