Cristo Re: lode, riverenza e servizio
Per la festa di Cristo Re, il nostro caro Fano usa tre verbi di spiritualità ignaziana. Credo che valga la pena ci muoviamo in loro con la spiegazione di P. Antonio J. Spagna, della Compagnia di Gesù.
Tra l’eredità multipla Ignacio sono tre verbi che sono alla base del principio ed esercizi (n. 23). Mi concentro su quelle tre parole perché caratterizzano il modo di essere ignaziano nel mondo e in Dio. Attraverso di loro, viene stabilita una relazione particolare dove lodare, riverire e servire approfondire la nostra relazione con il Dio di Gesù.
La lode a Dio richiede un cuore trasparente disposto a guardare fuori, non solo se stessi. Si tratta di un modo di sentire che è una seconda lettura della realtà: tutto è dono, tutto si presenta come un dono di amore di Dio e tutto è gratuito. Ciò guida una visione positiva del mondo e dell’umanità nella comunicazione con Dio. È una grazia di Dio poter vivere lodando in un mondo così spezzato e da fare. È anche paradossale che Dio si presenti quando è più facile smettere di vederlo nel mondo. Sicuramente conosciamo molte persone che sanno come elogiare e anche altri che si trovano bloccati per questo.
La riverenza richiede una testa che sappia scendere e rispettare profondamente. Possiamo esistere e abitare il mondo solo su noi stessi, sul potere che abbiamo e sulle pretese che sogniamo. La riverenza è un movimento di riconoscimento del “massimo” nella nostra esistenza e di mostrarlo sopra se stessi. Anche invita controculturali considerano totalmente gli esseri che ci circondano, che sono collegati come creature di Dio stesso. Pertanto, qualsiasi persona (immigrati, nazionale, amico o sconosciuto, abile o goffo, …) porta un germe che ci scuote e al quale ci inchiniamo. L’intera creazione ci travolge anche quando scopriamo il suo mistero.
Il servizio indica che abbiamo bisogno di mani per amare Dio e amare il mondo. Con l’attività ci prendiamo cura della famiglia umana, la rendiamo più viva mettendo le energie fuori da noi. Possiamo sempre agire per i nostri interessi perché è più facile. Tuttavia, il servizio apre un dinamismo al mondo da ciò che Dio vuole fare per noi e in noi. Si tratta di mettere lode e riverenza verso l’incidenza nel sociale, culturale, politico ed economico, non solo nel personale. Il servizio mette in moto i doni ricevuti per il meglio in famiglia, al lavoro, nella comunità o nella società.
Se oggi commemoriamo Ignacio è perché ha iniziato un percorso che è ancora vivo in noi e ci aiuta ad essere felici. Così oggi, da lode, la riverenza e il servizio, continuiamo a chiedere a Dio la forza di svolgere la loro missione e nuove vocazioni alla Chiesa e alla società di raccogliere il patrimonio variegato Ignacio per il futuro.
(Testo tradotto usando Google Translate – mi scuso per eventuali errori)
- Immagini di: Patxi Velasco FANO
- Testo di: Fernando Cordero ss.cc.
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B
NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE DELL’UNIVERSO – Solennità
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- Colore liturgico: Verde
- Dn 7, 13-14; Sal.92; Ap 1, 5-8; Gv 18, 33-37
Tu lo dici: io sono re.
Gv 18, 33-37
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?».
Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».
Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 25 Novembre – 01 Dicembre 2018
- Tempo Ordinario XXXIV
- Colore Bianco
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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