Nel raccontare il loro caso di discussione, i sadducei calpestano โ forse senza nemmeno troppo accorgersene โ la figura della donna, vista come un oggetto inerte e passivo destinato a passare di mano in mano a sette mariti. A chi appartiene alla fine? Gesรน risponde anzitutto ribadendo la pari dignitร dellโuomo e della donna: i figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito! Davanti a Dio, uomo e donna sono anzitutto figli. Eโ la condizione che ci permette di riconoscere reciprocamente la nostra origine comune, senza bisogno di usare le differenze per umiliare e prevaricare. Eโ vero che nelle relazioni spesso tendiamo a cogliere le differenze che ci individuano, ma รจ altrettanto vero che il vedere solo le differenze genera confusione nel comprendere il vero volto di Dio che รจ unitร .
Gesรน riprende il discorso su un altro piano per aiutare i sadducei a rendersene conto. Eโ come distinguere tra figli di questo mondo e i figli della risurrezione. Insistere sulla differenza fa perdere di vista il fatto che siamo tutti figli di fronte a Dio. Eโ da questo mancato riconoscimento che scaturiscono relazioni di indifferenza, ostilitร e violenza. Quandโanche valesse questa differenza, dove puรฒ collocarsi ciascuno? Non ci riconosciamo forse un poโ figli di questo mondo? E nello stesso tempo, non aneliamo alla risurrezione? Perchรฉ โ conclude Gesรน โ โtutti vivono per luiโ.
E ancora, la distinzione tra i viventi e i morti. Morti sono coloro che vivono nella logica della separazione, della divisione, della frammentazione. Dโaltra parte, i viventi non sono semplicemente coloro che vivono: sono coloro che vivono nel qui e adesso, nel presente. Quante volte ci capitano momenti in cui ci sentiamo morti e momenti in cui ci sentiamo viventi? Dove sta la differenza? Nellโorizzonte di vita che ci poniamo davanti. Riconoscersi figli della risurrezione significa lavorare per lโunitร , per lโarmonia, per la comunione in un mondo che afferma la logica della separazione, della divisione e del conflitto. Significa allo stesso tempo riconoscerci pienamente figli di questo mondo perchรฉ sentiamo di amarlo e ne siamo grati. In quel momento facciamo esperienza che il nostro Dio รจ il Dio dei viventiโฆ
Flavio Emanuele Bottaro SJ
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
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Rifletto sulle domande
- In quali ambiti della tua vita sperimenti frammentazione e divisione?
- Quando ti รจ capitato di sentire la dolorosa separazione tra figlio del mondo e figlio della risurrezione?
- In quale contesto ti viene piรน facile mediare, riconciliare, creare comunione?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciรฒ che sto ricevendo da lui oggiโฆ
Recito un โPadre nostroโ per congedarmi e uscire dalla preghiera.
[box type=โinfoโ align=โโ class=โโ width=โโ]Fonte: Get up and Walk โ il vangelo quotidiano commentato secondo il metodo della spiritualitร ignaziana, disponibile anche tramite la loro newsletter quotidiana.[/box]
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Lc 20, 27-40
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si avvicinarono a Gesรน alcuni sadducรจi โ i quali dicono che non cโรจ risurrezione โ e gli posero questa domanda: ยซMaestro, Mosรจ ci ha prescritto: โSe muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma รจ senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratelloโ. Cโerano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morรฌ senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e cosรฌ tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morรฌ anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarร moglie? Poichรฉ tutti e sette lโhanno avuta in moglieยป.
Gesรน rispose loro: ยซI figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ marito: infatti non possono piรน morire, perchรฉ sono uguali agli angeli e, poichรฉ sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosรจ a proposito del roveto, quando dice: โIl Signore รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbeโ. Dio non รจ dei morti, ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiยป.
Dissero allora alcuni scribi: ยซMaestro, hai parlato beneยป. E non osavano piรน rivolgergli alcuna domanda.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net
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