Commento alle letture del 10 Novembre 2018 – Mons. Costantino Di Bruno

Il commento alle letture del 10 Novembre 2018 a cura diย  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโ€™Arcidiocesi di Catanzaroโ€“Squillace (CZ).

NON POTETE SERVIRE DIO E LA RICCHEZZA

Fil 4,10-19; Sal 111; Lc 16,9-15

Lโ€™uomo ha un solo cuore, una sola anima, il solo corpo, una sola vita. Puรฒ consacrare se stesso al suo Signore per il compimento della sua volontร . Se fa questo diviene signore come Dio รจ il Signore. Ma anche puรฒ sottrarsi al suo Creatore e Dio porsi al servizio delle creature. La parabola di Gesรน ci rivela che quando questo avviene, la condizione dellโ€™uomo รจ sommamente miserevole: si diviene schiavi dei porci. Il figlio minore si vede schiavo dei porci cosรฌ come la regione dei Gadarรจni รจ schiava di essi.

Disse ancora: ยซUn uomo aveva due figli. Il piรน giovane dei due disse al padre: โ€œPadre, dammi la parte di patrimonio che mi spettaโ€. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio piรน giovane, raccolte tutte le sue cose, partรฌ per un paese lontano e lร  sperperรฒ il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciรฒ a trovarsi nel bisogno. Allora andรฒ a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandรฒ nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornรฒ in sรฉ e disse: โ€œQuanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerรฒ, andrรฒ da mio padre e gli dirรฒ: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariatiโ€. Si alzรฒ e tornรฒ da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettรฒ al collo e lo baciรฒ. Il figlio gli disse: โ€œPadre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlioโ€. Ma il padre disse ai servi: โ€œPresto, portate qui il vestito piรน bello e fateglielo indossare, mettetegli lโ€™anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perchรฉ questo mio figlio era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovatoโ€. E cominciarono a far festa (Lc 15,11-24).

Giunto allโ€™altra riva, nel paese dei Gadarรจni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli andarono incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella strada. Ed ecco, si misero a gridare: ยซChe vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?ยป. A qualche distanza da loro cโ€™era una numerosa mandria di porci al pascolo; e i demรฒni lo scongiuravano dicendo: ยซSe ci scacci, mandaci nella mandria dei porciยป. Egli disse loro: ยซAndate!ยป. Ed essi uscirono, ed entrarono nei porci: ed ecco, tutta la mandria si precipitรฒ giรน dalla rupe nel mare e morirono nelle acque. I mandriani allora fuggirono e, entrati in cittร , raccontarono ogni cosa e anche il fatto degli indemoniati. Tutta la cittร  allora uscรฌ incontro a Gesรน: quando lo videro, lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio (Mt 8,28-34)

Qual รจ la ricchezza dellโ€™uomo? La sua vita. Tutto รจ nella sua vita. Se lui dona la sua vita a Dio, obbedendo alla sua volontร , Dio si fa vita dellโ€™uomo, sempre, in tutto. Se invece lโ€™uomo dona la sua vita alle cose del mondo, sarร  sempre schiavo dei porci, perchรฉ lui puรฒ vivere solo in Dio. Le cose di questo mondo uccidono la vita che ad essi viene consegnata. Quando lโ€™uomo dona la vita a Dio, la dona con quanto possiede.

Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perchรฉ, quando questa verrร  a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne. Chi รจ fedele in cose di poco conto, รจ fedele anche in cose importanti; e chi รจ disonesto in cose di poco conto, รจ disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderร  quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darร  la vostra? Nessun servitore puรฒ servire due padroni, perchรฉ o odierร  lโ€™uno e amerร  lโ€™altro, oppure si affezionerร  allโ€™uno e disprezzerร  lโ€™altro. Non potete servire Dio e la ricchezzaยป. I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui. Egli disse loro: ยซVoi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciรฒ che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio รจ cosa abominevole.

Altra veritร  vuole che lโ€™uomo mai potrร  disfarsi nรฉ della sua vita nรฉ di quanto possiede. Vita e beni del mondo devono essere da lui amministrati con ogni saggezza e intelligenza, sempre secondo la volontร  di Dio, manifestata nella sua Parola.

Vergine Fedele, Angeli, Santi, fateci sapienti e intelligenti amministratori della vita.

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