Il commento alle letture del 25 Ottobre 2018 a cura di Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).
SONO VENUTO A GETTARE FUOCO SULLA TERRA
Ef 3,14-21; Sal 32; Lc 12,49-53
La Lettera agli Ebrei rivela la grande differenza che regna tra l’Antica e la Nuova Alleanza. L’Antica era fatta di grandi segni visibili. La Nuova è grazia che lavora dall’interno del cuore. Essa rivela la sua potenza nei frutti che produce. Vi è segno più grande dell’Eucaristia? È il mistero della fede. Nulla si vede. Tutto si crede.
Voi infatti non vi siete avvicinati a qualcosa di tangibile né a un fuoco ardente né a oscurità, tenebra e tempesta, né a squillo di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano scongiuravano Dio di non rivolgere più a loro la parola. Non potevano infatti sopportare quest’ordine: Se anche una bestia toccherà il monte, sarà lapidata. Lo spettacolo, in realtà, era così terrificante che Mosè disse: Ho paura e tremo. Voi invece vi siete accostati al monte Sion, alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a migliaia di angeli, all’adunanza festosa e all’assemblea dei primogeniti i cui nomi sono scritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Gesù, mediatore dell’alleanza nuova, e al sangue purificatore, che è più eloquente di quello di Abele (Eb 12,18-24).
San Paolo chiede ai discepoli di Gesù di annientarsi nell’umiltà e nella mitezza di Cristo Gesù. La loro grandezza è nell’abbassamento, non nell’esaltazione o innalzamento. La ricchezza interiore deve essere manifesta dai frutti che si producono.
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre (Fil 2,1-11).
Non è il fuoco visibile che Gesù è venuto a versare sulla terra. Il suo fuoco è invisibile.
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, egli prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. 56E si misero in cammino verso un altro villaggio (Lc 9,51-56).
Ecco il fuoco che Gesù è venuto a portare sulla terra: lo Spirito Santo. È il fuoco invisibile la cui visibilità è data dal cuore di pietra da Lui trasformato in cuore di carne.
Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi (At 2,1-4).
La divisione che Gesù porterà sulla terra è il frutto dello Spirito Santo. Lo Spirito viene e separa il cuore di pietra dal cuore di carne, il cuore di fede dal cuore di non fede.
Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
La divisione è dalle vie diverse dei cuori. La via di Cristo è diversa dalla via del mondo.
Vergine Sapiente, Angeli, Santi, fate che sempre il cristiano sia sulla via di Cristo Gesù.