Il commento alle letture del 17 Ottobre 2018 a cura di Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).
CARICATE GLI UOMINI DI PESI INSOPPORTABILI
Gal 5,18-25; Sal 1; Lc 11,42-46
La religione è sempre corrotta, quando si compiono due sostituzioni: la tradizione degli uomini prende il posto della Legge di Dio; la gloria degli uomini cancella ed elimina la gloria del Signore. Questo è quanto avveniva al tempo di Gesù. Oggi possiamo dire che la vera religione sempre si corrompe quanto la teologia prende il posto del Vangelo, della Parola e quando la Legge morale viene sostituita con la liturgia. Nell’uno e nell’altro caso la religione si corrompe perché i mezzi prendono il posto del fine. La teologia è servizio alla Parola. La liturgia è mezzo per ottenere ogni grazia in vista della piena obbedienza alla Legge morale. Ma vi è una terza corruzione della vera religione. Si verifica quando il pensiero dell’uomo si intromette nella Legge morale e prende il posto dello Spirito Santo, il solo che può illuminare la Legge morale secondo la purissima verità posta da Lui in essa. Questa terza corruzione è assai frequente. Essa è il frutto delle due prime corruzioni: la corruzione della teologia e della liturgia.
Sappi che negli ultimi tempi verranno momenti difficili. Gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, empi, senza amore, sleali, calunniatori, intemperanti, intrattabili, disumani, traditori, sfrontati, accecati dall’orgoglio, amanti del piacere più che di Dio, gente che ha una religiosità solo apparente, ma ne disprezza la forza interiore. Guàrdati bene da costoro! Fra questi vi sono alcuni che entrano nelle case e circuiscono certe donnette cariche di peccati, in balìa di passioni di ogni genere, sempre pronte a imparare, ma che non riescono mai a giungere alla conoscenza della verità. Sull’esempio di Iannes e di Iambrès che si opposero a Mosè, anche costoro si oppongono alla verità: gente dalla mente corrotta e che non ha dato buona prova nella fede. Ma non andranno molto lontano, perché la loro stoltezza sarà manifesta a tutti, come lo fu la stoltezza di quei due. Tu invece mi hai seguito da vicino nell’insegnamento, nel modo di vivere, nei progetti, nella fede, nella magnanimità, nella carità, nella pazienza, nelle persecuzioni, nelle sofferenze. Quali cose mi accaddero ad Antiòchia, a Icònio e a Listra! Quali persecuzioni ho sofferto! Ma da tutte mi ha liberato il Signore! E tutti quelli che vogliono rettamente vivere in Cristo Gesù saranno perseguitati. Ma i malvagi e gli impostori andranno sempre di male in peggio, ingannando gli altri e ingannati essi stessi. Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente. Conosci coloro da cui lo hai appreso e conosci le sacre Scritture fin dall’infanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù. Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona (2Tm 3,1-17).
Farisei e scribi attestano e rivelano questa terza corruzione della religione. Essi non conoscono la Legge morale, quella vera. Si sono sostituiti allo Spirito Santo. Sono maestri dal doppio peso e dalla doppia misura. Una misura e un peso leggero per loro. Un peso e una misura insopportabile per gli altri. Se essi ingoiano un cammello non commettono alcun peccato. Se gli altri dovessero per puro caso ingoiare un moscerino, sarebbe dichiarati dei criminali dinanzi al Signore e agli uomini. Quando si verifica la corruzione della Legge morale è il segno che il putridume governa i cuori.
Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo». Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!
Ognuno è obbligato a mettere ogni impegno affinché per la sua opera e le sue parole sempre la vera religione venga conservata nella sua purezza. Lo esige la salvezza dell’uomo. Lo richiede la gloria del Signore. Lo impone la carità verso le anime.
Madre Purissima, Angeli, Santi, fate che nessun cristiano corrompa la vera religione.