Commento al Vangelo del 14 Ottobre 2018 – don Domenico Bruno

Il commento alle Letture di domenica 14 Ottobre 2018, a cura di don Domenico Bruno.

Non sempre il bene fa bene. Fintanto che il bene è usato nella maniera più idonea, allora può apportare dei vantaggi nella vita di chi usa quel bene. Ma se il bene viene messo da parte e lo si accumula insieme ad altri beni che non vengono impiegati per fare il bene, può diventare una zavorra!
 
La meta di ogni cristiano è (e deve essere) il Cielo, proprio com’è nelle intenzioni del giovane ricco: «Maestro buono, cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?» (Mc 10,17-30). Gesù glielo dice, ma lui non se la sente di abbandonare tutte le cose che ha, perché sono quelle cose con le quali lui si sente sicuro, si sente realizzato…
 
Le cose materiali, però ci fanno sentire realizzati umanamente, ma noi siamo corpo e spirito, quindi abbiamo bisogno di una realizzazione spirituale che non si può fermare solo a un piccolo gesto di carità o a un sentimento di affetto per Dio.
 
Per volare devo mettere le ali del Signore, vivere per Lui! Invece si sentono molti “eroi” che dicono: “vivo solo per famiglia/sport/amici/musica/lavoro/studio, voglio bene a Gesù ma non ho tempo per andare in chiesa”. È una gran bella cosa donare la vita per qualcosa a cui tieni, ma lasciarsi svilire da tutto questo senza trovare del tempo per te e per Dio, non ti farà mai spiccare il volo. La tua vita andrà avanti in modo brillante, ma non decollerà in modo significativo! 
 
Gesù ti dice cosa fare: accumulare non aiuta volare.
 
  • A cosa sono molto attaccato? 
  • Ho dei sentimenti/risentimenti/ideologie/vizi di cui non riesco a fare a meno?
  • Cosa non mi permette di avvicinarmi di più al Signore?

Fonte

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XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

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Vendi quello che hai e seguimi.

Mc 10, 17-30
Dal Vangelo secondo Marco

17Mentre andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». 18Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. 19Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre». 20Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». 21Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». 22Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
23Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». 24I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! 25È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». 26Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». 27Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
28Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». 29Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, 30che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 14 – 20 Ottobre 2018
  • Tempo Ordinario XXVIII
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

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