“Signore, insegnaci a pregare!”, chiedono i discepoli a Gesù. Stai lontano da chi dice: “Io so pregare!”. La preghiera perfetta esce dal cuore e dalla bocca dell’umile. L’umile non fa le preghiere, ma prega. Non dire mai: “Ho fatto una bella preghiera”. È il superbo che si esprime così. L’umile dice sempre: “Signore, abbi pietà di me perché non so pregare”. Una cosa è fare le preghiere e un’altra è pregare. Pregare è mettersi alla presenza di Dio per comprendere le sue vie e i suoi pensieri che non sono le nostre vie o i nostri pensieri.
A mio avviso, pregare è soprattutto ascoltare la parola di Dio che termina in una richiesta o in un gemito di aiuto o lode, oppure di ringraziamento. La vera preghiera rende l’uomo bello. Perciò, i discepoli vedendo la bellezza divina di Gesù dopo essere stato alla presenza del Padre, gli chiedono di insegnare loro a pregare.
La fonte della preghiera è l’evento che si vive. Il libro di preghiere può essere utile all’inizio di un cammino di fede. Ma poi bisogna lasciarlo. L’unico libro che non bisogna lasciare è la Bibbia.
La vera preghiera non è prolissa, ma breve. È un grido dell’anima che si ripete continuamente. Pregare ad alta voce per una ora intera senza mai fare un pò di silenzio interiore, dubito che sia vera preghiera. La preghiera è un gemito e chi ci suggerisce questo gemito è lo Spirito Santo perché noi non sappiamo neppure cosa chiedere al Padre Celeste.
Quali sono gli effetti della vera preghiera? Anzitutto è la serenità e bellezza del volto. Gli occhi si riempiono di una luce soprannaturale. Un altro effetto è l’amore per il prossimo. Chi dice di pregare e chiude gli occhi ai bisogni dei poveri, prega solo con le labbra, ma il cuore è lontano da Dio. Ancora un altro effetto è avere un cuore pieno di tenerezza per ogni creatura. Il cuore del vero orante è tenero e misericordioso. Mi fanno ridere quelli che, dopo aver fatto le preghiere, gridano, giudicano, condannano e sono violenti.
Chi presume di saper pregare, cominci a dire: “Signore, insegnami a pregare!”.
Amen. Alleluia.
P. Lorenzo Montecalvo (Fonte)
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 11, 1-4
Dal Vangelo secondo Luca
Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».
Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net