Vangelo del giorno – 8 Ottobre 2018 – don Lucio D’Abbraccio

Chi è il mio prossimo?

«Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Questa domanda posta a Gesù – per metterlo alla prova – da un dottore della Legge, compare più volte nei Vangeli e viene rivolta al Signore sempre da persone esperte sia delle Scritture che della Legge. Costui conosce bene i comandamenti tanto è vero che risponde alla domanda del Maestro dicendo: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Questo dottore della Legge, sentendosi dire: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai» volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?». A questa risposta Gesù risponde con una parabola, la parabola che tutti noi conosciamo: “Il buon samaritano”. Il Signore attraverso questo racconto porta questo esperto della Legge di Dio a comprendere come il comandamento non si realizza in gesti o azioni per acquistare un ingresso privilegiato in Paradiso. Si tratta, piuttosto, di lasciarsi cambiare il cuore e la vita da quel comandamento per entrare nel modo di vivere e amare Dio. A questo servono i comandamenti: a farci riconoscere la via che conduce al Padre, a come Lui ama, a come Lui si fa vicino ad ognuno di noi. È questa, infatti, la figura di Dio nella parabola: il samaritano che si fa vicino, si fa prossimo e così ha compassione del povero. Gesù è il “buon Samaritano” dell’umanità. Lui si è fatto vicino e si è preso cura delle ferite e delle durezze dei nostri cuori.

Il Vangelo, attraverso l’esempio del samaritano, ci esorta a scoprire non solo il valore morale ma anche profondamente umano e religioso della fraternità universale. Si tratta di sentire come membri della famiglia di Dio tutti i deboli, i poveri, gli emarginati. Dio ha scelto i poveri, gli ultimi, come suoi figli prediletti, li ascolta, li protegge e li pone, possiamo dire, come intercessori per coloro che li aiutano. Gesù stesso, leggiamo nel Vangelo di Matteo, nel giudizio universale si identifica in loro. Ogni volta, dunque, che ci fermiamo verso chi è in difficoltà, ci troviamo faccia a faccia con Gesù.

Attraverso questa parabola Gesù vuole farci comprendere che l’indifferenza è un male grave del nostro tempo e, pertanto, ci esorta ad imparare da Lui a  vivere la compassione, la misericordia, l’amore e ad aprire il nostro cuore e i nostri occhi verso il prossimo che ci circonda.

don Lucio D’Abbraccio

[amazon_link asins=’8810714237′ template=’ProductAd’ store=’ceriltuovol04-21′ marketplace=’IT’ link_id=’fc35b57b-b541-11e8-9b19-670c93142e84′]

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 10, 25-37
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

Read more

Local News