Anche noi, come i discepoli in questo passo, tendiamo molto spesso a fare paragoni, a confrontarci competitivamente, a dare a ognuno un giudizio, un voto, un numero, per poi stilare rassicuranti classifiche; questo “classificare” l’altro ci dà molta serenità. Ma da cosa nasce questa necessità? Rispetto a cosa vogliamo sentirci rassicurati?
Le stesse persone che ora fanno a gara a vedere chi è il più bravo un attimo prima avevano paura perché non capivano cosa Gesù stesse dicendo, avevano paura di essere abbandonati da lui, avevano paura di non essere più figli amati.
In questa prospettiva di sfiducia rispetto alla realtà, anche un fratello che fa il bene, anche un altro discepolo come te, diventa un nemico da superare, un “diverso” da esorcizzare… se non c’è più un padre che ci ama, allora noi non siamo più fratelli, ma nemici.
Ed ecco che allora Gesù, vedendo i pensieri del nostro cuore e amandoci proprio nella nostra povertà, prende la parola e ci rassicura: non abbiate paura, fidatevi di me, anche se ora forse non capite dove il fidarvi di me vi porterà… guardate questo bambino, non si preoccupa, eppure è amato, anche voi come lui siate piccoli, siate umili, e sarete figli amati, capaci di amare il prossimo come voi stessi, capaci di perdonare e dare la vita per amore.
Pietre Vive Roma
Rete Loyola (Bologna)
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
- Per cosa ti voglio ringraziare oggi, Signore?
- Quando la dinamica dell’amore e del perdono ha vinto sulle voci che mi portavano a classificare e controllare a mio piacimento la realtà?
- Cosa ti offro della mia giornata, Signore? Dove posso lasciare da parte il me che sa già tutto, e tornare bambino?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi…
Recito un “Padre nostro” per congedarmi e uscire dalla preghiera.
Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato secondo il metodo della spiritualità ignaziana, disponibile anche tramite la loro newsletter quotidiana.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 9, 46-50
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande.
Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande».
Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net