La vocazione a volte fa paura perché comporta la nudità del proprio io di fronte al Signore, la consapevolezza della propria fragilità, l’umiltà del figlio rispetto al Padre: il vero coraggio è vivere questa vocazione come normalità.
Poesia
La mia luce si vedrà
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Se sono luce.
Ho bisogno di un tavolo.
E un candelabro.
In alto.
La mia luce si vedrà.
Sarà utile.
Anche se piccola.
Perché una luce, in alto, su un candelabro, basta a vincere il buio
Se sono luce.
E per paura.
Mi metto sotto il letto.
Nascosta.
Mi spegnerò.
Soffocata.
Perché la luce ha bisogno del buio, dell’aria.
Per poter divampare.
Se sono una piccola luce.
Avrò un candelabro per farmi brillare.
Se sono una luce senza aria, senza buio.
Soffocherò.
E non avrò più nulla.
Se non buio.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 8, 16-18
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.
Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce.
Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net