A volte anch’io chiedo ai miei amici intimi: “Cosa dice la gente di me?”. Mi rispondono: “Alcuni dicono che sei superbo… altri dicono che sei vanitoso… altri ancora dicono che sei Savonarola e un ambizioso… infine altri dicono che sei un mistero”. In verità, ogni opinione su di me ha un raggio di verità. Poi chiedo ai miei amici intimi che sono pochissimi: “Voi cosa dite di me?”. Devo dire che, oltre a dirmi i lati negativi della mia personalità, mi rivelano anche ciò che di positivo c’è in me. Si sa che solo chi vive con noi arriva a conoscerci nell’intimità. Non bisogna dimenticare però che l’uomo è un grande mistero a se stesso e agli altri, soprattutto quando si chiude in se stesso e si rifiuta di rivelarsi.
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Bene, anche a me e a te oggi Gesù pone la domanda: “La gente del mondo cosa dice di me?”. Ecco le opinioni del mondo: Alcuni dicono che Gesù è stato il primo comunista della storia dell’umanità…
altri dicono che è stato un grande psicologo… altri ancora un grande taumaturgo… altri infine un profeta di Dio.
Molto rattristato da quello che il mondo dice di Lui, Gesù ci chiede ancora: “E voi, che vivete nella mia Chiesa ascoltando la mia Parola, celebrando il mistero della mia morte e risurrezione, chi dite che io sia?”. Tutti noi rispondiamo prontamente dicendo: “Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che è morto e risorto per il perdono dei nostri peccati”.
Se questa è la nostra fede, perché allora viviamo di paure? Perché dubitiamo che il Signore è con noi? Perché mormoriamo contro il Signore nel tempo della prova? Perché, come Pietro, non vogliamo prendere la croce quotidiana nel testimoniare Cristo in mezzo a una folla infedele? Perché brighiamo per avere un ruolo nella vita sociale e politica, nella vita della parrocchia, negli uffici della Diocesi e dell’ordine religioso?
La nostra fede viene molte volte professata con le labbra, ma il cuore è lontano dal Signore. Conosciamo il Signore per sentito dire, ma non personalmente. Il Signore si fa conoscere intimamente solo da coloro che, con umiltà e mitezza, portano la croce quotidiana.
Amen. Alleluia
P. Lorenzo Montecalvo (Fonte)
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XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- Is 50, 5-9; Sal. 114; Gc 2, 14-18; Mc 8, 27-35
Tu sei il Cristo… Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 8, 27-35
27Poi Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». 28Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elia e altri uno dei profeti». 29Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». 30E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
31E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. 32Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. 33Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
34Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 35Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 16 – 22 Settembre 2018
- Tempo Ordinario XXIV
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
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