Commento al Vangelo di domenica 12 agosto 2018 a cura di don Bruno Oliviero, sacerdote dell’Arcidiocesi di Napoli.
Cari fratelli e sorelle, la Liturgia di Domenica prossima, 16 Settembre, ci invita, ancora una volta, a meditare con gioia sul mistero di Gesù. Infatti, cari amici, con l’avvento di Gesù, un’umanità nuova fa la sua comparsa sulla terra.
San Paolo, per aiutarci a capire quanto straordinario sia Gesù, lo compara con Adamo il primo uomo, l’uomo vecchio, carnale, fatto di terra e descrive Gesù al contrario come l’Uomo nuovo, spirituale , celeste, che viene dal futuro assoluto di Dio… ( 1 Cor. 3, 45-49) In Gesù, l’uomo nuovo, si manifestano, infatti, tre livelli di superiorità rispetto all’uomo vecchio rappresentato da Adamo. Il primo livello ha a che vedere con l’incredibile potere che Gesù possiede sulla creazione visibile e invisibile. Infatti, i miracoli da lui compiuti; il dominio sugli elementi della natura; il potere di trasformare la sostanza stessa della materia, come quando trasforma l’acqua in vino e il suo stesso Corpo in pane e il suo Sangue in vino; il servizio che gli prestano gli Angeli e il terrore che i diavoli provano alla sua presenza, ne sono chiare dimostrazioni. Gesù rivela il secondo livello di superiorità nella misura in cui manifesta la sua incredibile personalità.
Il Salvatore del mondo è dotato, infatti, di un intelligenza e volontà umane potenziate dall’intelligenza e volontà divine, che gli permettono una visione profonda e completa della realtà e la forza di perseguire la sua missione senza lasciarsi influenzare dalle pressioni esterne siano esse provenienti dai suoi nemici, dei suoi amici, o addirittura dai suoi stessi parenti. È dotato, a livello psicologico, di quella caratteristica strabiliante definita da molti studiosi come l’equilibrio dei contrari, cioè atteggiamenti, qualità apparentemente opposte difficili da trovare nella stessa persona. Solo per citarne alcune, Gesù è allo stesso tempo: attivo e contemplativo; così intransigente nel proclamare la verità eppure così mite e tenero con i peccatori; così autorevole nel suo parlare e tuttavia così umile da giungere a lavare i piedi dei suoi discepoli; così austero nel suo modo di vivere eppure così pieno di gioia di vivere … Inoltre in Gesù troviamo tutte le emozioni, in tutte le gradazioni, che fanno di lui un uomo perfetto …
Ma, soprattutto, l’autoconsapevolezza che Gesù ha di venire da Dio, di fare le opere di Dio, di essere uguale a Dio, è ciò che lascia i suoi contemporanei e gli uomini di tutti i tempi letteralmente “abbagliati” e “fuori di se stessi”. dallo stupore! E qui arriviamo al segreto del terzo livello, quello più profondo e la radice, per così dire, degli altri: Gesù è “uno con Dio Padre”, che Lui chiama affettuosamente Abba, Papà! Giovanni nel prologo al suo Vangelo lo esprimerà così: In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio…
E il Verbo si fece uomo e venne ad abitare in mezzo a noi! Ebbene sì, cari amici, in Gesù ci sono due nature: la natura divina e la natura umana unite nella Persona divina del Verbo. Lo Spirito Santo, la terza Persona della Santissima Trinità, Primo dono ai credenti, meritatoci per la vita, passione, morte e risurrezione di Gesù, permetterà, in seguito, alla Chiesa di professare la fede nell’unico Dio in tre Persone, Padre e Figlio e Spirito Santo. Sorgente e Traguardo luminoso della nostra esistenza. Perché, la Bella notizia, cari amici, il Vangelo che la Chiesa annunzia da 2000 anni è che anche noi siamo chiamati a compiere un “salto di qualità”: da uomini vecchi, carnali, terreni quali siamo in Adamo, Dio ci renderà uomini nuovi, spirituali, celesti in Gesù, per mezzo dello Spirito Santo!
[better-ads type=”banner” banner=”84722″ campaign=”none” count=”2″ columns=”1″ orderby=”rand” order=”ASC” align=”right” show-caption=”1″][/better-ads]
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 16 Settembre 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Verde
- Is 50, 5-9; Sal. 114; Gc 2, 14-18; Mc 8, 27-35
Tu sei il Cristo… Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 8, 27-35
27Poi Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». 28Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elia e altri uno dei profeti». 29Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». 30E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
31E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. 32Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. 33Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
34Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 35Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 16 – 22 Settembre 2018
- Tempo Ordinario XXIV
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO