“Apocalisse”, cioè rivelazione, “di Gesù Cristo”: questo il titolo dell’ultimo libro della Bibbia. Se la storia è il tempo dotato di senso, per l’Apocalisse ciò che dà senso al tempo è l’evento pasquale: la vittoria dell’amore sulla morte configura la storia come storia di salvezza e luogo di speranza, perché abbracciata dal Signore della storia e del tempo. Sotto l’impulso dell’amore che nel Cristo morto, risorto e veniente ha la sua pienezza, l’Apocalisse canta il non-ancora di un mondo senza lacrime e il già di ogni lacrima asciugata.
- Introduzione. Il linguaggio simbolico dell’Apocalisse
- Prologo. Visione preparatoria: Ap 1,1-20
- La liturgia cosmica: Ap 4-5
- Segno e simbolo. Il Cristo Pantocratore nella simbolica cristiana (E. Fiore)
- L’Agnello pasquale. Visione della donna e del drago: Ap 12
- Le due bestie: Ap 13
- L’Agnello nella simbolica cristiana (E. Fiore)
- Il giudizio di Dio: Ap 17-19
- Il Polittico di Gand. L’opera di Beato di Liebana (E. Fiore)
- La Gerusalemme celeste: Ap 21-22
Nei tre incontri dedicati alle rappresentazioni artistiche dei simboli dell’Apocalisse, fr. Elia ha presentato le immagini che gli artisti hanno prodotto partendo dalle descrizioni di Giovanni.
Corso biblico tenuto a Bose, 13 – 18 agosto 2018