Vangelo del giorno – 10 Settembre 2018 – don Lucio D’Abbraccio

L’uomo dalla mano inaridita

Nella sinagoga si va a pregare secondo le regole e, rispettato quel dovere, tutto è a posto. Questo era il pensiero dei farisei e degli scribi, ma questo era anche il loro modo di mantenere il potere sul popolo e di starsene comodi godendone tutti i vantaggi. 
Nel Vangelo di oggi Gesù è nella sinagoga ad insegnare. Tra i presenti vi è anche un uomo che ha una mano paralizzata. 

L’evangelista Luca non dice nulla circa le disposizioni di quest’uomo, ossia se si fosse recato in sinagoga perché era sabato o perché sperava di essere guarito da Gesù. 
L’evangelista prosegue dicendo che in quella sinagoga erano presenti anche i farisei i quali, accortisi della presenza del paralitico, immediatamente puntano i loro sguardi per capire se Gesù guarirà o meno quell’uomo. 
In cuor loro, i farisei, aspettano il miracolo per accusare Gesù. Perché accusarlo? 
Perché quel giorno era sabato e, per regola, in questo giorno non bisogna fare alcuna attività. 
Gesù – che non può tollerare l’ipocrisia, quella che fa pronunciare preghiere rivolte a Dio senza che si apra il cuore alle necessità del nostro prossimo – conoscendo i loro pensieri disse all’uomo che aveva la mano paralizzata:

“Àlzati e mettiti qui in mezzo!”.

Non solo gli ordina di alzarsi ma gli dice anche di mettersi in mezzo.
Gesù, con questo gesto, vuole restituire dignità a quell’uomo ma ci ricorda, anche, la centralità dell’uomo quando è debole, povero, malato, sfruttato.
Queste sono le persone che dobbiamo mettere al centro della nostra attenzione ricordando che il primo comandamento è l’amore.

Quando le regole valgono più della dignità delle persone allora anche noi ci comportiamo come i farisei, i quali avevano chiuso il loro cuore alla misericordia di Dio. 
Quante volte preghiamo il Signore solo con le labbra e non con il cuore!
Quante volte chiudiamo la porta del nostro cuore ai nostri fratelli!
Quante volte ci comportiamo come “sepolcri imbiancati!”.

Poi Gesù disse loro: “Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?”. E, prosegue l’evangelista, guardandoli tutti intorno, disse all’umo: “Tendi la tua mano!”. Egli lo fece e la sua mano fu guarita.

Questo episodio del vangelo ci deve aiutare a riflettere che mai e poi mai dobbiamo emarginare gli altri.
Gesù ci dice che la legge deve essere osservata, non vuole abolire il sabato,  ma le norme non devono prevalere sul bene. 
Questo messaggio vale per tutti noi affinché impariamo a mettere al primo posto le necessità concrete dei nostri fratelli e ad amare il prossimo come noi stessi. 

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 6, 6-11
Dal Vangelo secondo Luca

Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.
Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.
Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

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