Commento al Vangelo del 9 Settembre 2018 – Piero Stefani

Effatà, apriti

Il brano che riporta la guarigione del sordomuto è ambientato in un mondo «altro». Non solo il protagonista è colpito negli organi stessi della comunicazione, orecchio e di conseguenza lingua, ma anche il territorio in cui ci si trova è fuori dai confini della terra d’Israele: si è nella Decapoli. Non solo: si sta tornando dall’ancor meno prossima Tiro, dove Gesù aveva liberato dal demonio la figlia della siro-fenicia (Mc 7,24-30).

«Altro» è pure il luogo della guarigione avvenuta in disparte, lontano dalla gente: «Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando verso il cielo, emise un sospirò e gli disse “Effatà”, cioè “Apriti!”» (Mc 9,32-34). Prendere le distanze dalla gente, in questo caso, sembra significare la volontà di condividere la difficoltà di comunicare propria del malato.

Gesù tocca corporalmente con gesti da taumaturgo l’orecchio, in modo ancor più invasivo pone la propria saliva sulla lingua dell’ammalato e sospira. Questo gemito, non ancora fattosi parola, è segno forte e tangibile di condivisione da parte di Gesù del mutismo del sordomuto. Quando infine il sospiro si muta in parola imperativa, Marco sceglie un termine (non occasionalmente conservatoci nella lingua stessa parlata da Gesù) quasi onomatopeico che conserva in se stesso una risonanza del soffio gemente: «“Effatà”, cioè “Apriti!”». […]

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XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

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Fa udire i sordi e fa parlare i muti.

Mc 7, 31-37
Dal Vangelo secondo Marco

31Di nuovo, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidone, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. 32Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. 33Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; 34guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». 35E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. 36E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano 37e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 09 – 15 Settembre 2018
  • Tempo Ordinario XXIII
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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